Revisione Irpef, il sindaco di Mandello: “Scelta sofferta ma ragionata”

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MANDELLO – “A volte faccio fatica a comprendere il comportamento del consigliere Grazia Scurria, ma anche in consiglio comunale la cosa sembra reciproca. A volte parla e agisce come se fosse ancora in maggioranza, altre volte tiene a precisare che da ormai due mesi la maggioranza siamo noi…”.

Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello.
Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello.

Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, interviene nel dibattito che è seguito alla seduta di consiglio comunale di lunedì 27 luglio e in riferimento in particolare alla decisione di rivedere l’aliquota dell’addizionale Irpef precisa: “La scelta è maturata obbligatoriamente fin dai primi giorni successivi al nostro insediamento. I consiglieri hanno ricevuto la documentazione definitiva riferita al bilancio già nel consiglio comunale dello scorso 9 luglio, esattamente a un mese dalla nomina della giunta comunale e, se aggiungiamo che gli atti sono stati depositati entro i termini previsti, gli amministratori hanno avuto soltanto una quindicina di giorni per visionare il bilancio preventivo 2015”.

Preventivo sì – aggiunge il primo cittadino – ma di un anno gestito per metà da altri e per la restante parte con un’impostazione poco modificabile, soprattutto se consideriamo il tempo a disposizione. Questo in quanto il bilancio preventivo non era ancora stato approvato dall’Amministrazione uscente. Si somma poi la riduzione dei trasferimenti dallo Stato e la necessità di coprire una mancanza di risorse che assommava a circa 420.000 euro”.

Riccardo Fasoli osserva quindi che “con una decisione sofferta si è intervenuti sull’addizionale comunale all’Irpef”. “La necessità di copertura era garantita soltanto riducendo la soglia di esenzione – spiega – e modificando le aliquote senza poter superare i limiti di legge. Si tratta di una contribuzione ai servizi erogati dal Comune di alcuni euro mensili anche per le fasce reddituali prima escluse. Ad esempio, un reddito di 10.001 euro contribuirà con circa 5 euro al mese. Nelle necessità dettate dal rispetto del patto di stabilità e della sostenibilità del bilancio comunale, riteniamo che un tale contributo sia la scelta necessaria e meno drastica per poter garantire il livello dei servizi erogati, spesso rivolti proprio ai cittadini con minore capacità reddituale”.

Ci dispiace molto – fa rilevare il sindaco – esordire con questi interventi ma riteniamo anche che, come sancito dalla Costituzione all’articolo 53, ognuno debba contribuire al benessere comune nel limiti delle proprie possibilità: l’importo in valore assoluto richiesto, che avremmo volentieri fatto a meno di chiedere ai nostri concittadini, è comunque garantito da una fascia di esenzione per le fasce più deboli e con progressività delle aliquote”.

Il sindaco continua: “Leggo poi richieste di intervento sull’evasione: come può chiedere un intervento in tal senso chi è stato in comune per 10 anni e non ha mai dato importanza a tale opera? Stiamo già lavorando per implementare l’ufficio preposto, ma i frutti si vedranno in futuro, non in un anno già trascorso per 7 dodicesimi! Lavoreremo già da settembre per predisporre un progetto di bilancio completamente frutto delle nostre idee, dove faremo di tutto per trovare lo spazio per proporre una riduzione di imposte”.

Quindi la considerazione conclusiva: “Per gli altri punti, abbiamo metodi molto diversi di agire e di pensare il bene di Mandello, dimostrati spesso negli incontri elettorali. Direi che, lo scorso 31 maggio, qualche mandellese ha sposato la nostra idea. Le opere pubbliche per noi sono importanti, per far sì che non restino promesse elettorali lunghe 10 anni come il centro di Carbè”.

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