CALOLZIOCORTE – La risoluzione dei disagi della strettoia di via Santi Cosma e Damiano ed il senso unico di via Bonacina, questi i punti nevralgici del traffico urbano di Sala secondo l’amministrazione comunale, sui quali è stata concentrata l’attenzione ai fini del piano di riorganizzazione. Modifiche che hanno trovato il totale disaccordo dei cittadini della frazione calolziese, che sarebbero costretti ad un vero e proprio ‘giro dell’oca’, mentre continua ad essere dimenticato il centro di Foppenico.
Un’accesa discussione ha animato la serata di venerdì presso l’oratorio di Sala, che ha visto svolgersi il secondo fra gli incontri previsti dalla giunta Valsecchi per illustrare ai cittadini le proposte in merito alla viabilità.
“Sono proposte fatte un anno fa – ha esordito l’assessore Paolo Cola– vogliamo illustrare delle ipotesi, ma anche raccogliere osservazioni, chi abita ha una visione maggiore di chi ha raccolto i dati, il piano non soddisferà tutti, ma vogliamo trovare soluzioni che siano le meno invasive e più idonee possibili”. Il confronto con la popolazione rappresenta anche lo step antecedente le valutazioni ambientali strategiche (VAS) nonché l’approvazione del Piano Urbano del Traffico (PUT) in sede di consiglio comunale all’interno dell’iter amministrativo.
A scatenare le prime critiche nei confronti della riorganizzazione ipotizzata dal Centro Studi del Traffico è stata la proposta che si prefigge la risoluzione dei disagi causati dalla strettoia lungo via Santi Cosma e Damiano, in corrispondenza della Filanda. “Lo studio prevede l’inserimento di un senso unico lungo via Santi Cosma e Damiano verso Calolzio, uno su via Stradelle, un terzo sempre su via Santi Cosma e Damiano, si prevede poi l’immissione del vecchio tracciato di corso Europa nella rotonda Europa-Quarenghi” ha illustrato l’assessore Paolo Cola.
“Per una strettoia di 50 metri dobbiamo girare tutte le strade di Sala? Secondo voi dovremmo fare il giro dell’oca quando basterebbe un semaforo”, è stata la risposta dei residenti che hanno sottolineato la presenza delle scuole e la situazione di pericolo che si creerebbe per i pedoni, ma anche quella di disagio per i mezzi pesanti che, diretti verso la zona industriale, dovrebbero attraversare l’abitato e con ogni probabilità non potrebbero percorrere la strettoia. “È solo una proposta e non una scelta – è intervenuto l’assessore alla cultura Luca Valsecchi – il vantaggio che sia stato un centro studi esterno a pensare al piano è che non ci sono condizionamenti, ma il paese è i suoi cittadini, facciamo tesoro di tutte le osservazioni, ma non dimentichiamo che questa frazione ha avuto un’evoluzione urbana virulenta e di forte impatto”.
Lungo via Bonacina, invece, rimarrebbe invariata la situazione attuale, con il mantenimento del senso unico in salita, ad eccezione del primo tratto solo per i camion della ditta Bonaiti. “Modificare la situazione in questo momento sarebbe controproducente – ha evidenziato l’assessore Cola – se aprissimo ad un doppio senso perderemmo i 19 posteggi auto per i residenti e ci sarebbero problemi di sicurezza, mentre se valutassimo un’inversione del senso unico sarebbe difficile gestire il traffico da Bergamo ed i residenti dovrebbero spostarsi su via Padri Serviti la cui rotonda verrebbe congestionata ulteriormente”. Opposta l’opinione dei presenti che vedrebbero nell’inversione del senso unico la soluzione per diminuire il flusso di traffico attraverso Foppenico.
“Per il tratto del ponte della Serta non è mai stato previsto niente – hanno sottolineato alcuni cittadini, spostando il punto focale della discussione- è una zona trafficata, non ci sono posteggi e gli automobilisti non rispettano ‘stop’ o limiti di velocità, bisogna far funzionare via Bonacina e serve un dialogo con i comuni limitrofi”.
Sono state diverse le problematiche sollevate dai presenti, dalla pericolosità di via Erta, sulla quale affaccia l’ingresso delle scuole, “con il cambio della segnaletica si è ottenuto solo che gli automobilisti transitano a tutta velocità affianco ad un passaggio pedonale troppo stretto” ha fatto notare un residente.
Mentre si dovrà aspettare ancora, e si tratta di anni, per l’allargamento del sottopasso di via Cantelli, noto come ‘tombotto’; “è da anni che se ne parla, i tempi sono dettati dalle Ferrovie dello Stato quindi i lavori si potrebbero fare solo ad agosto, si faranno finalmente quest’anno? Dovremo attendere il 2018?” ha chiesto il consigliere in minoranza per Lega Nord Celestina Balossi, ma si dovrà aspettare molto di più “probabilmente non verrà realizzato neanche il prossimo anno” ha concluso Paolo Cola.