LECCO – “Convivere con persone amiche mantenendo il proprio stile di vita” è questo lo spirito che contraddistingue il progetto del “Gruppo Amici Lecco” che prevede la costruzione di una casa per disabili lievi con la funzione di ospitarli una volta che si ritroveranno senza genitori.
“L’idea di questo progetto è nata perché abbiamo notato che quando i genitori dei ragazzi disabili vengono a mancare – spiega Giuseppe Preda presidente dell’associazione ‘Gruppo Amici Lecco’ – loro vengono inseriti in strutture che curano sia disabili gravi sia disabili lievi e il nostro timore è che perdano sia le autonomie che avevano nella loro vita precedente (ad esempio l’andare al lavoro) sia i contatti con i loro amici e la loro famiglia di origine”.
Il progetto era già nella mente sin dalla fondazione dell’associazione ma vent’anni fa i ragazzi disabili che ne facevano parte, non necessitavano di questo tipo di servizio, ma col passare degli sta incominciando a diventare indispensabile.

“Lo spunto concreto che ha portato alla stesura del progetto della casa – spiega Preda – è accaduto circa 2 anni fa, quando una ragazza dell’associazione, Simona, è rimasta senza genitori e un volontario dell’associazione ha accettato di diventare il suo amministratore di sostegno. Ciò ha permesso all’associazione di sperimentare la convivenza in appartamento tra Simona, la badante, la presenza dell’amministratore (anche se non fissa) e il coinvolgimento dei volontari con un esito molto positivo”.
Quindi Preda prosegue: “Il nostro intento è quello di far si che nel momento in cui vengono a mancare i genitori di un ragazzo diversamente abile, non si debba far gravare totalmente la gestione della persona sui parenti che devono già provvedere al proprio nucleo familiare. Proprio per questo motivo l’associazione si occuperà della quotidianità del ragazzo, mentre le decisioni più importanti verranno prese in collaborazione col suo amministratore”.
Il Gruppo Amici Lecco vuole realizzare una casa in cui sei/otto ragazzi disabili lievi vivano in modo costruttivo continuando a mantenere il proprio stile di vita anche dopo la morte dei loro genitori.
L’associazione ha già preso contatti con Adele Bregaglio per l’acquisizione del terreno in cui sorgerà la casa, situato in via Masaccio a Belledo e ha già preparato le pratiche comunali e i premessi per procedere all’inizio dei lavori che saranno seguiti dall’architetto Mariagrazia Furlani di Lecco.
“La nostra sarà una casa in legno ed ecocompatibile, sarà dotata di pannelli solari e termici per il risparmio energetico; l’unico costo a cui le famiglie dei disabili dovranno far fronte sarà quello delle spese quotidiane (luce, gas, cibo…) e quello delle badanti (che sarà suddiviso tra i conviventi della casa) uniche dipendenti assunte poiché verrà ‘sfruttata’ la disponibilità dei volontari permettendo così un ulteriore abbassamento dei costi; le spese di manutenzione saranno invece a carico dell’associazione”, aggiunge Preda.
Per realizzare la casa però il Gruppo Amici Lecco ha bisogno di fondi e per questo motivo è entrata nel vivo la raccolta fondi.
“La soddisfazione più bella – racconta Preda – sarebbe quella di arrivare a dicembre con i soldi necessari per iniziare la realizzazione della struttura esterna e delle fondamenta della casa e arrivare entro la fine del 2015 ad avere la casa finita in modo tale da poter festeggiare nel migliore dei modi il nostro ventesimo compleanno”.
Chi volesse aiutare l’Gruppo Amici Lecco lo può fare in vari modi:
– donando il 5×1000 al gruppo amici lecco che quest’anno e il prossimo sarà indirizzato interamente alla realizzazione del progetto;
– attraverso un bonifico bancario(Iban it18c033 5901 6001 0000 0103 000) o una donazione tramite il sito internet http://casa.gruppoamicilecco.org/ (su cui è possibile vedere il video del progetto);
– attraverso la partecipazione ai numerosi eventi benefici che il gruppo ha in programma: il primo appuntamento è il 22 novembre con un torneo di Burraco presso l’Arci di Germanedo;
– donando materiale edile utile per la costruzione della casa;
– donando 100 punti della raccolta Iperal al progetto “ La spesa che fa bene” (codice 834) per far vincere al gruppo i premi in palio che verranno utilizzati per la costruzione della casa, un progetto, sì ambizioso, ma che potrebbe cambiare per sempre la vita di un ragazzo diversamente abile.

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