Beni del Comune di Lecco: che farne?

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    La sala consiliare di Palazzo Bovara

    Accesa discussione nel Consiglio comunale di lunedì sul punto 4 all’ordine del giorno inerente l’approvazione di alcune modifiche e integrazioni all’atto di indirizzo per la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, già approvato in Consiglio lo scorso febbraio. Con questo l’Amministrazione Brivio vuole razionalizzare il patrimonio comunale, attraverso l’elaborazione di un piano di dismissione e/o valorizzazione dei beni che possiede.

    Lunga la lista degli immobili la cui valorizzazione sarà realizzata con differenti modalità:

    Alienazione:


    Valorizzazione a fini di redditività sociale ed economica:



    Numerosi gli interventi delle minoranze prima del voto, con Pdl e Lega che hanno fortemente criticato la maggioranza. Per Angela Fortino (Pdl): “C’è confusione nel vostro gruppo, quando fa comodo chiedete la partecipazione della gente e quando non vi fa comodo decide e basta”. Giulio De Capitani (Lega) sostiene che l’Amministrazione Brivio: “Va avanti sulla linea immobiliarista senza dare conto del valore dell’identità storica di certi immobili”, poi ha aggiunto: “State depredando Lecco, facendo un dispiacere alla città e al suo sviluppo”.

    Il vice-presidente del Consiglio Stefano Citterio (Pd) ha ribattuto: “L’atto che andiamo ad approvate verte su tre principi: ridurre i costi che gravano sulla collettività; utilizzare i beni del Comune per il bene Comune e far sì che la pubblica amministrazione sia proprietaria del beneficio e non per forza del bene”.

    Messo ai voti l’atto è stato approvato con la contrarietà dei gruppi di minoranza di Lega e Pdl

    “Il Comune – ha spiegato il sindaco Virginio Brivio – possiede un sacco di beni, molti dei quali sono impossibili da gestire nel medio e lungo periodo e per altri non è pensabile nemmeno una sistemazione. Ve ne sono alcuni invece che non sono più strategici, quindi possono essere ridati alla collettività. Infine ci sono beni che potranno essere concessi, ma non venduti, al privato sotto forme nuove per esempio in affitto. Per quanto concerne invece le aree così dette Standard faremo un approfondimento per vedere quali ancora svolgono la loro funzione e quali invece non più, rispetto a ciò che erano state destinate. Con questo atto – ha concluso Brivio – chiamiamo a raccolta la città e invitiamo la cittadinanza a partecipare e ad avanzare idee. Il buon senso dell’atto di indirizzo sta nel fatto che il Comune chiede alla città se c’è interesse nel valorizzare o meno determinati beni, alcuni dei quali versano in uno stato pietoso. Situazione doppiamente negativa sia sul piano del decoro che della sicurezza”.

    I cittadini avranno tempo fino al 30 settembre per presentare alla Segreteria Generale del Comune di Lecco eventuali proposte e/o idee.