Caccia alla gang dei fuoribordo: un arresto

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    I carabinieri di Lecco hanno arrestato un uomo di origine forse ucraina (ha prodotto documenti falsi che ne attestavano la presunta nazionalià rumena) e denunciato una seconda persona nell’ambito di una indagine scaturita dalla individuazione di un furgone sospetto a Parè. I due potrebbero far parte di un giro di furti di motori fuoribordo, sottratti ad imbarcazioni ormeggiate in darsene dei laghi del Nord Italia (oltre al nostro, il Garda e il Lago Maggiore).

    Dopo il lavoro notturno coordinato tra la motovedetta dei CC e un’auto “civetta” sempre degli uomini dell’Arma, il furgone è stato individuato e perquisito. All’interno, arnesi da scasso riconducibili con ogni probabilità all’attività di sottrazione dei motori dalle barche derubate. Per il momento il bilancio dell’operazione parla dell’arresto del sedicente ucraino (nella foto in basso) autodichiarotosi come Michailo Bordian di vent’anni, la cui udienza di convalida su disposizione dell’Autorità Giudiziaria si terrà domani mattina alle 9:30, e alla denuncia a piede libero di un altro soggetto che lo accompagnava.

    Dei due, l’arrestato pare un clandestino è accusato di possesso di documento d’identità per l’espatrio falso, ricettazione dello stesso e guida senza patente; l’altro R.P. è un 33enne anch’egli ucraino regolare in Italia e domiciliato a Sesto san Giovanni la denuncia nei suoi confronti è per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

    La vicenda si è svolta così, notato il furgone fermo nella notte, con al volante il sedicente Bordian e atteso per un po’ di tempo per vedere cosa accadeva, gli uomini dell’Arma hanno deciso per la perquisizione. All’interno hanno trovato R.P. che dormiva oltre agli attrezzi che vediamo in foto. Una dotazione particolare, tra cui spiccavano il trancerino e un pezzo di canna corto che secondo gli inquirenti sarebbe servito per svuoltare la benzina dai motori fuori bordo per agevolarne il trasporto senza pericolo.

    Di furti di questo genere ne sono stati denunciati una decina la scorsa estate in diversi punti del lago: Paré, Colico, Mandello. Uno dei motori sottratti fu ritrovato dalla polizia di frontiera a Trieste in un furgone che lasciava l’Italia. Si tratta di oggetti di valore tra i 10 e i 40 mila euro.

    Durante il controllo di ieri notte l’arrestato ha esibito ai carabinieri un documento e una patente rumeni (che a un controllo più approfondito sono risultati falsi) ma conversava con il compagno in ucraino di qui i primi sospetti sulla sua reale identità.

    Più tardi su LeccoNotizie.com maggiori dettagli sull’operazione, illustrata poco fa nella sede della Compagnia di Lecco dei Carabinieri.