LECCO – Due quartieri adiacenti, Castello e Olate, che condividono non solo i confini ma anche le problematiche: degrado, insicurezza ed una viabilità che ormai da tempo sta facendo scontenti in molti, soprattutto i commercianti.
E sono stati proprio degli esercenti, i titolari del negozio di elettrodomestici TLC, mercoledì mattina, a rinvenire una siringa usata abbandonata sul marciapiede lungo via Fratelli Bandiera “proprio dove al mattino passano i bambini che si recano a scuola, e non è la prima volta che succede – ci dice dal negozio Antonella Angotti – l’abbiamo spostata dal passaggio pedonale e avvisato la Polizia Locale che ci ha detto di contattare Silea”.
L’episodio, ci spiegano, è solo uno dei tanti campanelli d’allarme che stanno suonando nel rione. “Castello non è più quella di una volta” commenta la negoziante. Qualche giorno fa è stato denunciato un furto alla scuola Carducci, dove i ladri hanno fatto sparire dei computer, tempo fa anche le auto del parcheggio di via Mauri erano state razziate da ignoti, mentre bivacchi serali di giovani lasciano sporcizia in alcune zone del quartiere. “Il problema non è che si ritrovino, ma che almeno puliscano. Invece la mattina troviamo bottiglie, cartoni di pizza e altri rifiuti” prosegue la commerciante.
E la nuova viabilità non aiuta: “Diventata a senso unico, questa strada la sera è meno frequentata e all’orario di chiusura del negozio non siamo più così tranquilli”. Senza contare i disagi, ci fa notare Giovanni Ravasi dal vicino negozio di alimentari: “Al mattino le strade si intasano per i genitori che portano a scuola i figli, i furgoni dei fornitori spesso entrano in contromano in via Bandiera perché rischiano di incastrarsi nelle strette vie del centro. Si dice sia stato introdotto il senso unico per migliorare la sicurezza, in realtà è peggio di prima”.
Per le attività commerciali, la nuova viabilità ha significato anche meno incassi: “Certamente abbiamo meno clienti da quando la strada è diventata a senso unico” dicono dal Bar Gigi di via Mentana.
Cambia il rione non cambia la situazione: ad Olate sono state raccolte ben 600 firme affinché venga ripristinata la viabilità precedente alla ‘rivoluzione’ della Zona 30. Si chiede la riasfaltatura di via Marsala, “è piena di buche e lo scorso dicembre sono caduto a causa dell’asfalto sconnesso procurandomi la rottura della rotula – ci racconta Giuseppe Mazzoleni, residente nel quartiere – in via Caldone, inoltre, ci sono sempre parcheggiate le macchine dei genitori che vanno a prendere i ragazzi da scuola, poste sulle righe dove è disegnato il percorso pedonale e una carrozzina si trova impossibilitata al passare”.
“Ogni mattina le strade qui sono completamente intasate” ribadiscono dal ristorante Corte di Lucia. Ma in queste settimane il problema della viabilità ha lasciato spazio a nuove preoccupazioni: “Lo scorso giovedì hanno tentato di entrarmi in negozio – spiega Fabio Castelnuovo dell’omonimo panificio di via Marsala – abbiamo trovato la serranda forzata, non ce l’hanno fatta. Sappiamo che giorni prima una signora qui accanto si è trovata faccia a faccia con uno sconosciuto in cortile che, scoperto, se ne è poi andato con una scusa”.
Anche in parrocchia, ignoti hanno tentato di rubare nella casa di don Luigi, venendo però sorpresi dalla sua collaboratrice e allontanati. Recentemente, sempre ad Olate, alcuni residenti si sono trovati i vetri infranti delle proprie autovetture e derubati di quanto lasciato all’interno.
Inoltre, ci dice Castelnuovo, “la via è piena di sporcizia, bottiglie, lattine” e ad essere additati sono gli ospiti del rifugio notturno della Caritas, situato proprio dinnanzi alla Casa di Lucia. “Si ritrovano sulla strada e attendono che i cancelli si aprano, nel frattempo lasciano sporcizia ovunque, abbiamo già fatto presente il problema ai responsabili della struttura”.