Santa Maria Hoè, bosco della droga: scoperto un vero e proprio accampamento

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Gli spacciatori hanno creato un rifugio nel bosco ad Hoè: “Un giro da sgominare il prima possibile”

Via vai continuo di spacciatori e consumatori. Il sindaco oggi ha incontrato il Prefetto per predisporre delle misure di contrasto

SANTA MARIA HOE’-  Coperte, pentole, vestiti, bottiglie d’acqua, sacchetti di plastica contenenti del cibo, shampoo e detersivo per i piatti. Un vero e proprio accampamento insomma con tanto di tenda, capanno e fornellini per cucinare.

Un telo usato per ripararsi e mangiare

E’ quanto è emerso nei giorni scorsi durante il sopralluogo effettuato dai carabinieri di Brivio insieme al sindaco Efrem Brambilla a seguito dei primi avvistamenti di spacciatori risalente all’estate scorsa. Dopo il primo blitz, avvenuto a inizio luglio, il fenomeno è tornato a farsi sentire con una certa insistenza nelle ultime settimane.

La tenda nel bosco di Hoè

A spiegarlo è lo stesso sindaco: “Dopo averli beccati nel corso del primo sopralluogo, gli spacciatori avevano mollato la presa per circa un mese salvo poi tornare a farsi veder nelle ultime settimane”. La loro non è una presenza estemporanea come confermano le tracce trovate nel bosco di Hoè. “I cittadini sono tornati ad avvisarmi di aver visto alcuni spacciatori che si posizionavano sul ciglio della strada provinciale che porta a Colle”. Una presenza non proprio silenziosa visto che nel bosco si è creato un continuo via vai di persone tra spacciatori e consumatori.

I vestiti stesi sulle piante

“E’ capitato che alcuni di quest’ultimi abbiano suonato anche ai campanelli delle case di Hoè cercando dell’acqua”. A bordo strada e lungo i sentieri nei boschi, sono state ritrovate delle siringhe, a conferma di come il giro di droga dovrebbe essere di eroina. “Santa Maria non può diventare il supermercato dell’eroina e per questo ci siamo attivati fin da subito per monitorare e sgominare questo giro”.

Brambilla è convinto che si tratti di un grosso giro di spaccio: “Nel fine settimana c’è un via vai di auto, tutte con targhe fuori provincia, che transitano dalla zona. Abbiamo intensificato i controlli, ma la faccenda purtroppo è seria”.
Proprio con l’obiettivo di tenere monitorata la situazione, qualche settimana fa è scattato il sopralluogo nei boschi. L’obiettivo è stato quello di ricostruire le vie di accesso utilizzate dagli spacciatori nel labirinto del bosco. “Utilizzano più strade e anche i vecchi sentieri che portano a Colle Brianza. Ma qui nel cuore del bosco hanno trovato la loro casa costruendo un vero e proprio accampamento”.

Nel blitz non è stata trovata della droga: “Probabilmente la nascondono sotto terra. I carabinieri hanno sequestrato solo una chiavetta usb che va a sommarsi ai cellulari trovati a luglio”. Le indagini sono in corso al fine di dare un nome e un volto a questi spacciatori. Intanto il sindaco ha incontrato stamattina, martedì, il prefetto di Lecco Michele Formiglio. L’obiettivo è quello di mettere in atto delle misure  per tenere sotto controllo la situazione e sradicare il prima possibile questo giro di spaccio. Verrà costituito quanto prima un tavolo di coordinamento tra le forze dell’ordine per affrontare la questione.