LECCO – “Una persona semplice e sensibile, apprezzata dagli ospiti e dai colleghi”, così l’Airoldi e Muzzi ricorda Graziella Bolognin, la 60enne morta tragicamente martedì, travolta da un camion al semaforo di Vercurago (vedi articolo).
Graziella da una decina di anni lavorava come operatrice socio-sanitaria al nucleo abitativo Resegone, al sesto piano del palazzo. “Alla famiglia di Graziella siamo particolarmente vicini dal momento che, presso i nostri Istituti, lavorava anche la figlia Gabriella – spiega la vice presidente dell’IRAM, Rosaria Bonacina – La tragedia personale toccata in modo assolutamente inatteso a Graziella Bolognin ci segna. A lei e a tutti i familiari vogliamo esprimere le nostre più sentite condoglianze”.
Mercoledi 5 Aprile, alle ore 14.30, anziani ospiti e colleghi di Gabriella la ricorderanno con la celebrazione di una S.Messa nella chiesa degli Istituti.
Nel frattempo si attende di conoscere la data del funerale. “Non la conoscevo bene, ma era una persona davvero cordiale – la ricorda così don Roberto Trussardi, parroco di Vercurago – avevo avuto occasione di vederla per la benedizione delle case a fine dicembre, avevamo parlato del suo lavoro alla casa di riposo per anziani”. Graziella, madre di due figli, viveva sola in centro paese.
“Chissà quante volte avrà fatto quell’attraversamento al giorno – continua don Roberto – forse è stata una svista, la fretta, o forse un abbaglio, ieri quando sono arrivato il sole picchiava molto forte. Sono restato a parlare con l’autista del tir, era distrutto, e sicuro di essere passato con il verde avendo visto partire la macchina che giungeva in direzione opposta”.
Per il rito funebre si dovrà attendere il riconoscimento della salma, che dovrebbe avvenire in mattinata, ed il via libera del magistrato, “potrebbe essere celebrato già giovedì pomeriggio – ha aggiunto don Roberto – oppure nella giornata di sabato” infatti, il venerdì, secondo il rito ambrosiano ed il tempo di Quaresima non vengono celebrate le Messe.