La matita di Luisa Rota Sperti racconta l’anima delle “Montagne Grandi”

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L’artista lecchese in mostra alle scuderie di Villa Manzoni fino al 24 aprile

Volti, storie ed emozioni: ogni quadro è una porta aperta su una storia che parla di altre storie

LECCO – Ogni opera è un vero proprio viaggio in cui è il visitatore a decidere che strada seguire in base alla proprio sensibilità e fantasia. “Le Montagne Grandi” di Luisa Rota Sperti non è una semplice mostra, è quasi un gioco dove perdersi: mettete da parte la fretta perché serve il giusto tempo per lasciarsi trasportare nel mondo di un’artista che in questo splendido lavoro ha seminato indizi e suggestioni, pezzi di un puzzle che hanno bisogno di attenzione per trovare il giusto posto e mostrare la visione d’insieme.

Luisa Rota Sperti

Osservare i particolari, anche i più piccoli (a volte servirebbe una lente d’ingrandimento), e poi interpretare e ricostruire: “Le Montagne Grandi” sono un racconto bellissimo da ascoltare con gli occhi. La mostra è stata inaugurata sabato scorso presso le scuderie di Villa Manzoni e sarà aperta fino al prossimo 24 aprile. Durante la presentazione l’artista ha dialogato con Alberto Benini, esperto di montagna nonché autore dei testi che accompagnano le varie opere, testi che forniscono la chiave per entrare nel racconto.

“So cosa c’è dentro ogni quadro in termini di conoscenza: Luisa Rota Sperti ha realizzato delle vere e proprie miniature con i volti di coloro che hanno vissuto un pezzo di storia su quelle cime, volti che escono dalla montagne e si intrecciano con gli elementi naturali – ha detto Benini -. L’autrice si rivela nella capacità di addentrarsi nel particolare che diventa sfuggente. E’ un disegno che sembra antico ma, in maniera molto moderna, ci chiama a un grandissimo sforzo di interpretazione personale. Questi quadri vanno guardati e pensati, molte cose le sappiamo, altre no, ma sono opere che interrogano per l’intrecciarsi di mondi molto diversi”.

Nel lavoro di Luisa Rota Sperti, però, non c’è nulla di casuale ma è la conclusione di un percorso artistico molto lungo e personale che mette in relazione il vissuto di tante persone che, attraverso il loro rapporto con queste montagne, sono state capaci di far sognare anche noi.

“Se uno conosce il mio lavoro, iniziato professionalmente negli Anni ’70, sa che la tematica centrale è legata alla vita, alla morte e a ciò che sta in mezzo – ha detto l’artista -. Si tratta di un percorso spirituale che va alla ricerca di risposte che, ovviamente, non ci sono. Da quando c’è stato l’approccio alla montagna nei miei lavori si sono intrecciati natura e uomini. Per quanto riguarda la tecnica si tratta di disegni a matita su cartone conservazione canson, un particolare cartone usato in Brera per incorniciare le stampe, ho provato a usarlo per disegnare e il risultato è stato una delizia, come disegnare sul cotone. In questi lavori cerco di far leggere furiosamente tutto ciò che è circolato intorno a quella montagna: alla vetta in sé non ero interessata ma raccogliere a livello di pelle ciò che volevo metterci dentro”.

Luisa Rota Sperti in questi disegni dà forma all’anima di queste montagne, ma serve tutto l’impegno del visitatore per decodificare un’opera che, a prima vista, potrebbe sembrare astratta. La mostra racchiude buona parte della storia dell’alpinismo con i suoi sogni e le sue delusioni. Ogni quadro è una porta aperta su una storia che parla di altre storie.

“Grazie a Luisa Rota Sperti e a tutto lo staff che ha contribuito all’allestimento di questa mostra – ha detto il vice sindaco Simona Piazza -. Torniamo nelle scuderie di Villa Manzoni con una mostra cara al nostro territorio, una mostra che parla di montagne, attraverso una visione personale che racconta della vita che ha popolato queste cime. Grazie a Luisa per questo intenso lavoro che continua nel tempo contro ogni corrente e contro ogni aspettativa”.

Orari e informazioni

La mostra (allestimento a cura di Stefano Masciovecchio) è visitabile il martedì dalle 10 alle 14, e da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18. L’accesso al museo è consentito previa esibizione del super green pass in corso di validità. I biglietti d’ingresso: solo visita della mostra € 2,00; visita della mostra e di Villa Manzoni (in cui sono inclusi il Museo Manzoniano e la Galleria d’Arte moderna) € 6,00.

Per informazioni, e per concordare visite scolastiche, è possibile contattare lo 0341 481247-249, inviare un’e-mail a villa.manzoni@comune.lecco.it o segreteria.museo@comune.lecco.it e visitare il sito www.museilecco.org.