Lo sfogo delle Rsu dopo l’assoluzione di tutti gli imputati
“Non è un giorno felice per i lavoratori della Gilardoni Raggi X”
LECCO – A quasi due anni dalla sua apertura, e ancor di più dalle prime denunce e l’inizio delle indagini, il processo sui presunti maltrattamenti alla Gilardoni Raggi X di Mandello si chiude senza colpevoli: assolto “perché il fatto non sussiste” l’ex capo del personale, Roberto Redaelli, principale imputato nel procedimento. Assolti anche l’ex socio di minoranza Ascanio Orsini e il medico del lavoro Maria Papagianni.
Era già uscita dal processo l’ex presidente, l’anziana imprenditrice Maria Cristina Gilardoni, non processabile in quanto affetta gravemente da Alzheimer.
Dopo una lunga ed estenuante battaglia dei sindacati, che hanno portato la vicenda all’attenzione delle autorità e dell’opinione pubblica, la sentenza è stata ascoltata con rammarico dai rappresentanti delle Rsu di Cgil e Cisl, che hanno assistito al verdetto.
“E’ una sentenza che ci lascia con l’amaro in bocca – ha commentato Marco Soggetti, della Fim Cisl – oggi è un giorno sicuramente non felice per tutti i lavoratori della Gilardoni Raggi X”.
Di delusione parla anche Sergio Carugno della Fiom Cgil: “Noi sappiamo quello che abbiamo vissuto in anni all’interno dell’azienda. Un’assoluzione totale era ciò che meno ci aspettavamo. Cinquanta persone sono venute a testimoniare in tribunale e non sono poche. C’è chi ha perso il lavoro, chi si è ammalato. Qualcosa di diverso ci aspettavamo, era dovuto alle persone che hanno sofferto”.
La difesa di Redaelli: “Convinti della sua estraneità”
Di diverso avviso, evidentemente, la difesa di Roberto Redaelli: “Nessun colpo di scena – sottolinea l’avvocato Emanuele Maschi – eravamo fermamente convinti di ciò che abbiamo sempre sostenuto, ovvero la totale estraneità di Redaelli alle accuse che gli erano state rivolte”.
“Siamo felici che questa linea di interpretazione, in una vicenda sicuramente complessa, sia stata accolta e fatta propria dal giudice – aggiunge il legale – una sentenza che non ci sorprende, quindi, e che soddisfa appieno”.