Regolamento del 1985 e divieto d’ingresso per gli animali: il racconto di un papà al Bione per vedere il figlio
LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Vi scrivo per raccontarvi quello che mi è accaduto il 5 gennaio 2024 nella vostra città
di Lecco.
Questa mattina (domenica, ndr) parto dalla provincia di Milano per raggiungere il Centro Sportivo Comunale “Bione” di Lecco, con l’intera famiglia, compreso il nostro setter inglese “Thor”, per seguire la squadra di mia figlia al torneo Eagle Cup organizzato dalla società Picco Lecco.
Raggiungo la struttura e inaspettatamente trovo un semplice cartello di divieto di ingresso ai cani posizionato sulla porta a vetro.
Pensando che fosse un cartello “dimenticato” sulla vetrata, come tanti divieti ancora presenti e non ancora rimossi, sono entrato all’interno del palazzetto e dopo appena 5′ minuti si avvina una responsabile che mi intima di uscire dalla struttura perchè è vietato l’accesso ai cani. Voglio specificare di aver sempre avuto il cane al gunzaglio e che non stesse creando alcun disturbo allo svolgimento del torneo.
Chiedo spiegazioni alla stessa la quale riferisce che vi è un regolamento della struttura che vieta l’accesso alla struttura.
Visto che sul divieto non vi era riportato alcuna dicitura circa il regolamento da lei indicato, ho chiesto la possibilità di ricevere una copia e lei stessa mi ha consegnato la copia del regolamento per la frequenza e l’utilizzo degli impianti del Centro Sportivo al Bione dove al punto 6 è riportata la seguente dicitura: “E’ vietato l’accesso agli impianti a chi si trovi in stato di ebrezza ed a chi si accompagni ad animali di qualsiasi specie” (delibera emessa dal Settore Educazione Cultura e Sport del comune di Lecco – Allegato alla Deliberazione di G.C. n. 803 del 2 maggio 1985, 1 ratificata con Deliberazione di C.C. n. 320 del 29.07.1985 – Modificato con deliberazione di C.C. n. 51 del 23.07.2012 e con deliberazione di C.C. n. 36 del 27.05.2014).
Nonostante non fossi d’accordo e a conoscenza della seguente legge “che non limita o vieta l’ingresso dei cani nei luoghi e negli esercizi pubblici, con l’unica eccezione di non farli entrare a contatto con le sostanze alimentari, quindi in una cucina o, in alcuni casi, nei supermercati, per impedire la contaminazione degli alimenti [Regolamento n. 852/2004/CE]”, siamo usciti.
In Italia non esiste un vero e proprio divieto per negare l’ingresso degli animali nei luoghi ed esercizi pubblici come bar, supermercati, ristoranti etc. Questo rientra infatti nel “diritto” dell’animale. È stata effettivamente presentata una proposta di legge per inquadrare gli animali domestici come “esseri senzienti” e quindi garantire loro maggiori diritti per l’ingresso negli esercizi pubblici.
Vorrei sottolienare quindi il disagio che l’intera famiglia ha vissuto. Abbiamo trascorso l’intera giornata alternandoci all’esterno non avendo la possibilità di lasciare il nostro cane da solo a casa. Di conseguenza non abbiamo potuto godere del torneo, della giornata di festa e del senso di squadra (per non parlare del freddo!).
Siamo a conoscenza della petizione https://chng.it/MpY9SDYkrd “Rimuovere il divieto di accesso ai cani dal Centro Sportivo Bione” e di innumerovoli episodi già avvenuti come già scritto in un precedente articolo del 19.03.2017 “Col Cane al Bione e non la fannoo entrare, i dubbi sul divieto di una mamma” di Roberta Bianchi.
Vi chiediamo quindi di ascoltarci, noi e tutte le persone che si sono trovate in questa situazione (come un nostro amico, costretto a riportare il suo cane a Milano), e effettivamente abolire questo divieto o per lo meno concedere uno spazio di accesso ai cani nella struttura.
Vi ricordiamo come l’accesso ai cani sia sempre più consentito in innumerevoli esercizi pubblici e privati e che i padroni siano ben consapevoli dei disagi che a volte si possano creare, ma con il buon senso, il rispetto reciproco e un regolamento appropriato, si può costruire un ambiente inclusivo e attento ai bisogni di tutti.
Ci appelliamo al Vostro buon senso ed a una seria e celere valutazione dei disagi. Grazie per l’attenzione, resto in attesa di una vostra gentile risposta in merito”.
Paolo Scicutella