La riflessione di Giuseppe Ravasio, imprenditore calolziese, sulla difficile situazione della viabilità
“Spero che i politici locali, consapevoli dell’importanza di questo collegamento, dedichino il tempo e le energie necessarie per portarlo a termine”
CALOLZIOCORTE – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giuseppe Ravasio, imprenditore calolzese che segue da sempre l’attività politica in città e nel territorio lecchese (iscritto al Circolo PD Calolziese). Una riflessione sulle problematiche viabilistiche, in particolare legate alla Lecco – Bergamo.
“La Lecco-Bergamo come progetto completo non esiste, è più giusto, per ora, parlare di Lecco-Calolzio il cui progetto ricalca all’incirca quello dell’ing. Darios degli Anni ’70, ideato per collegare Lecco alla futura pedemontana. Per avere una moderna Lecco-Bergamo occorre realizzare, oltre alla galleria di Vercurago, anche il 3° lotto di Calolzio fino al Ponte Cantù. Senza il 3° lotto si formerà coda in galleria anziché a cielo aperto. In seguito sarà necessario un adeguamento della strettissima sede stradale nel comune di Monte Marenzo (loc. Bisone) per collegarsi alla prevista variante di Cisano. Solo con queste opere si potrà parlare di Lecco-Bergamo completa.
Spero che i politici locali, consapevoli dell’importanza di questo collegamento, dedichino il tempo e le energie necessarie per portarlo a termine.
Un altro problema che aspetta soluzione è la pedemontana lombarda, opera utilissima se realizzata per intero anche nel tratto bergamasco fino a Brembate. La pedemontana, dove attraversa l’Adda, potrebbe essere facilmente collegata alla variante di Cisano rendendo superfluo il prolungamento fantascientifico della tangenziale est da Usmate a Olginate”.
Giuseppe Ravasio