Costa Masnaga. Al parco, parcheggi per disabili occupati scorrettamente da altri
La lettera di un genitore sottolinea il comportamento di alcune mamme
COSTA MASNAGA – Ci scrive un genitore che con il figlio frequenta il parco “Macholandia” di Costa Masnaga, inaugurato nel 2018 in ricordo del piccolo Mattia Riva, scomparso a soli 16 mesi dalla nascita per una rara forma di epilessia.
L’area verde, arredata con giochi adatti a tutti i bimbi (diversamente abili e normodotati), vuole essere un modello di inclusione, dove ogni bambino possa giocare insieme agli altri.
“Gentile Direttore,
le scrivo per condividere un fatto a cui sto assistendo in questi giorni che mi ha molto amareggiata.
Frequento con mio figlio il parco giochi Macholandia a Costamasnaga, un parco veramente stupendo che ha anche giochi per bimbi diversamente abili.
Proprio perchè è un parco meraviglioso per i bimbi è molto frequentato ma il parcheggio a disposizione è piccolo. In questi giorni ho così notato che diverse mamme senza disabilità fisiche e con figli senza disabilità (e quindi con auto prive di contrassegno per i disabili) parcheggiano la loro auto nei posti riservati ai portatori di disabilità.
Ho pensato quindi di scriverle (con la speranza di essere pubblicata!) perchè trovo questa cosa molto grave e spiacevole perchè:
- i genitori di bimbi disabili (e contando la presenza dei giochi per bimbi in carrozzina è probabile frequentino il parco) non hanno modo di parcheggiare
- i bimbi imparano che è corretto parcheggiare nei posti per i disabili e calpestare i diritti altrui
So che molti mi giudicheranno pesante per queste mie osservazioni ma non mi sono voluta girare dall’altra parte davanti a questa ingiustizia. Ho pensato a come potevo muovermi per sensibilizzare su questo tema e scrivere al suo giornale mi è sembrata una buona idea per cercare di raggiungere più persone possibile.
Giusto per precisarlo, non ho alcun interesse in merito perchè non sono disabile e nemmeno mio figlio lo è, ma sono una persona dotata di senso civico.
Grazie per l’attenzione”.
Carolina Dell’Oro