Scuola di Erve. La lettera di due genitori soddisfatti: “Un open day che conferma una scelta”

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All’open day un’affluenza sorprendente e tanta curiosità verso un modello innovativo che mette al centro i bimbi

“Grati per una scuola che non corre ma accompagna. Che non giudica ma osserva. Che non spinge, ma invita. Grati per le maestre che credono nei bambini”

ERVE – Riceviamo la lettera di due genitori i cui figli frequentano la scuola primaria di Erve a indirizzo Montessori e hanno voluto condividere la gratitudine per un modello didattico innovativo che pensa ai bambini.

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“Siamo due genitori di questa scuola. Abbiamo i nostri figli che frequentano la Scuola Primaria di Erve a indirizzo Montessori, e quando è stato organizzato l’Open Day abbiamo sentito il desiderio di esserci.
Non perché avessimo bisogno di conferme, quelle le danno ogni giorno i nostri bambini, ma perché volevamo essere parte di questa comunità che cresce, che si apre e che condivide.
E così, anche in un pomeriggio invernale, la nostra piccola scuola della Valle San Martino si è riempita: genitori curiosi, famiglie che si avvicinavano per la prima volta, ma anche tanti di noi che questa scelta l’hanno già fatta e che hanno voluto esserci per raccontarla, con semplicità e verità.
Erve è un paese che molti non sanno nemmeno indicare sulla cartina.
Eppure, chi entra nella nostra scuola scopre un mondo luminoso, ordinato, pensato davvero per il bambino.
L’affluenza all’open day è stata sorprendente, quasi commovente: persone che si sono mosse da altri comuni, famiglie che cercavano una scuola diversa, altri che cercavano un’aria più serena per i loro figli.
Quello che abbiamo visto, da genitori che questa realtà la vivono ogni giorno, è stato soprattutto ascolto.
Ascolto da parte delle insegnanti e ascolto tra genitori: domande vere, dubbi sinceri, desiderio di capire.
A guidare il pomeriggio c’erano le nostre maestre: Azzurra Salotto, anche formatrice Re.Mo – Rete Montessori, Annarosa Cusumano ed Elena Valsecchi.
Tutte con formazione Montessoriana, tutte diverse, eppure unite da uno stesso modo di guardare i bambini: con rispetto, con fiducia, con uno sguardo largo.
Hanno mostrato i materiali della primaria, spiegato la visione dell’educazione cosmica, raccontato come ogni giorno si accompagna il bambino verso l’autonomia e la consapevolezza.
Ma più delle parole, parlava la loro presenza. Quella calma ferma, quella cura precisa, quella gioia discreta che riconosciamo ogni volta che accompagniamo i nostri figli in classe.
Molti sono venuti a scoprire cosa sia “questo Montessori” di cui tanto si sente parlare.
Altri, come noi, erano lì per dare voce alla propria esperienza.
Abbiamo ascoltato mamme raccontare di bambini che hanno ritrovato serenità, papà che parlavano della concentrazione nuova che vedevano nascere nei loro figli, famiglie che hanno condiviso l’importanza di un ambiente che rispetta i ritmi di ciascuno.
Nessuno “venditore”, nessun tono da conferenza: solo storie vere, quotidiane, piene di quella normalità bella che fa la differenza.
Mentre uscivamo dalla scuola, con le luci della sera che entravano dalle finestre, ci siamo sentiti profondamente grati.
Grati per una scuola che non corre ma accompagna.
Che non giudica ma osserva.
Che non spinge, ma invita.
Grati soprattutto per le maestre, che non solo insegnano, ma credono nei bambini.
E questo, da genitori, lo sentiamo. Ogni mattina.
L’Open Day non è stato solo un evento informativo: è stato un pomeriggio di comunità.
Un modo per dire, tutti insieme, che anche in una valle piccola come la nostra può crescere una scuola grande: una scuola che sa aprire il mondo ai bambini, e i bambini al mondo.
E noi, che questo cammino l’abbiamo già scelto per i nostri figli, possiamo dirlo senza esitazione: è una scelta che rifaremmo mille volte”.

Anita, mamma di Letizia classe 5^
Bruno, papà di Tommaso classe 5^ e Francesco classe 4^