LECCO – E’ ancora una volta grazie la collaborazione con il privato che sarà possibile restaurare altri quattro importanti monumenti cittadini dal centro storico ai rioni.
Si tratta dei Monumenti dedicati ai caduti della Grande Guerra a San Giovanni alla Castagna in piazza Felice Cavallotti, Maggianico in via Gaudenzio Ferrari e a Castello in piazza Antonio Dell’Oro. A questi si aggiunge il restauro del monumento dedicato a Mario Cermenati, sito nell’omonima piazza .
Con la sponsorizzazione della società Vemax di Milano, infatti, le opere realizzate da Angelo Mantegani a San Giovanni alla Castagna nel 1920 e a Maggianico nel 1925, da Francesco Confalonieri a Castello nel 1920, e da Francesco Modena in piazza Cermenati nel secondo dopoguerra, ritroveranno un nuovo decoro.
Gli interventi saranno ancora una volta curati dal maestro restauratore Giacomo Luzzana di Civate, che opera nel settore della conservazione e del restauro di beni mobili e immobili, come affreschi, decorazioni, materiali lapidei naturali e artificiali, e che già ha prestato la sua opera nell’ambito della conservazione del Monumento nazionale ad Alessandro Manzoni, del Monumento ad Antonio Stoppani e della statua dorata di San Nicolò, Santo Patrono di Lecco.
Il 15 gennaio inizierà il montaggio del ponteggio perimetrale in piazza Cermenati. Il compendio dedicato a Mario Cermenati si compone di un alto piedistallo a foggia rocciosa sul quale è posto il ritratto scultoreo in marmo del naturalista e politico lecchese.
La statua di Francesco Modena andò a sostituire l’originale effige bronzea realizzata da Mario Rutelli, requisita durante il secondo conflitto mondiale e utilizzata quale materia prima nella produzione bellica. Dopo le prime verifiche e analisi, seguirà la pulitura del granito, la stuccatura delle fessure, l’applicazione di uno specifico prodotto lichenicida ed eventualmente la stesura di un protettivo, nonchè la ripresa delle lettere incise.
I lavori proseguiranno fino a primavera inoltrata, in quanto le prime analisi comporteranno del tempo di inattività necessario alla restituzione di alcuni dati finalizzati alla corretta scelta dell’approccio operativo e dei prodotti consigliati dalla Soprintendenza.
“Sono orgoglioso di poter iniziare il 2019 con una serie di restauri importanti di alcuni nostri compendi monumentali siti in diversi rioni – commenta l’assessore alle opere pubbliche e al decoro urbano Corrado Valsecchi – In questi tre anni il mio settore ha saputo alimentare l’interesse di tanti privati cittadini e operatori, che si sono avvalsi delle possibilità contenute dal “regolamento sui beni comuni” e hanno potuto beneficiare della collaborazione presente e attiva degli uffici comunali sul fronte della ricerca storica, degli adempimenti burocratici e nelle relazioni con la Soprintendenza e le altre Autority. In questi tre anni abbiamo restaurato, con risorse interamente versate da privati, quindi senza alcun onere in carico al Comune, tanti monumenti dedicati a illustri personaggi, che da tempo versavano in condizioni indecorose, come il Patrono San Nicolò, l’abate Stoppani, Alessandro Manzoni, Giuseppe Mazzini, Antonio Ghislanzoni, Pietro Vassena, nonchè il Monumento ai Caduti sul lungolago e i monumenti e le targhe dedicate agli eroi della Resistenza”.
“Ringraziamo gli sponsor che in questi anni hanno creduto in questa scommessa, una sfida che abbiamo lanciato, cercando di trasformare la promozione commerciale fine a se stessa in un occasione di valorizzazione dei beni comuni in favore della collettività. Sono contento che parte della cittadinanza, anche fuori Lecco, abbia raccolto il nostro appello e riteniamo ci siano margini per ulteriori investimenti sul versante della collaborazione tra pubblico e privato. Lecco con gli interventi di questi anni si è dimostrata tra le città più sensibili e attente del panorama nazionale alla valorizzazione dei propri beni ed è su questa strada che intendiamo continuare, per rendere più bella Lecco per noi e per i turisti”.
Sempre nell’ambito della valorizzazione dei nostri monumenti, nei prossimi giorni la statua di Alessandro Manzoni, sita nell’omonima piazza, sarà illuminata grazie al contributo della famiglia di Pierdomenico Frigerio, che era già intervenuta nell’ambito dlla valorizzazione illuminotecnica del Monumento ai Caduti sul lungolago.