Eletto il nuovo consiglio direttivo in carica per il prossimo triennio
“Dopo il centenario cercheremo di portare avanti diverse iniziative, c’è tanto entusiasmo”. Nel 2027 festeggiati i cent’anni del Rifugio Elisa
MANDELLO – A volte ritornano. Dopo quasi dieci anni dalla prima volta, Luca Gaddi è di nuovo presidente del CAI Grigne Mandello. “La palla è passata ancora a me”, ha commentato scherzosamente la nuova guida della sezione mandellese, riferendosi al simpatico scambio di ruoli che da qualche anno a questa parte ha continuamente avuto con il presidente uscente Giancarlo Pomi (attuale vicepresidente): nel 2015 fu Gaddi a prendere il posto di Pomi come presidente (quest’ultimo lo fu dal 2009 al 2015), carica che poi gli restituì nel 2018, fino ad arrivare a oggi dove, dopo due mandati di Pomi (dal 2018 al 2024), è stato Gaddi a riprendere il timone. “Sono contento che abbia accettato la vicepresidenza, c’è bisogno di continuità”, ha precisato il neopresidente.
Con loro è stato eletto il consiglio direttivo del CAI Grigne per il prossimo triennio, fino al 2027: a farne parte, oltre a Gaddi e a Pomi, anche Bruno Marconi (tesoriere e già presidente del CAI dell’Aquila), Fabrizio Pierpaoli (segretario), Alessandro Zucchi, Giusi Lafranconi, Rosario Rossetti, Alberto Ponzini, Maurizio Mori e Teresa Venturino.
Ad andare al voto durante l’assemblea del 29 novembre per eleggere i nove componenti sono stati 342 soci. “A inizio settembre abbiamo chiesto ai soci di candidarsi per entrare a far parte del direttivo – ha spiegato Gaddi -. In un mese abbiamo raccolto 14 candidature per nove posti, e già questi numeri testimoniano come ci sia interesse nei confronti della sezione”. Poi, come detto, la riunione del 17 dicembre nella sede di Via Riva dell’Ospizio per scegliere le cariche sezionali ovvero presidente, vicepresidente, tesoriere e segretario. Contestualmente sono stati individuati i responsabili di alcune commissioni, anche se le nomine sono ancora in fase di aggiornamento. “Saranno meglio definite a gennaio”, fa sapere il nuovo presidente del CAI Grigne.
Dopo un 2024 ricco di iniziative in occasione del centenario, per il CAI Grigne è tempo di un nuovo ciclo, forse meno intenso ma non per questo meno impegnativo. Per il momento Gaddi ha riferito di “non avere delle aspettative particolari. Ci sarà da fare un grande lavoro sui percorsi escursionistici, in particolare sull’accatastamento dei sentieri, riqualificare alcuni sentieri ferrati e gettare le basi per il nuovo sistema di segnaletica a tre cifre. Dovremo anche entrare nel RUNTS (Registro Nazionale Terzo Settore) e per farlo sarà necessario soddisfare alcuni requisiti. Cercheremo poi di portare avanti quante più iniziative possibili in questo triennio, con l’intento di renderle un appuntamento fisso annuale come le già proposte serate a tema in sede, serate con esperti o alpinisti a teatro, piuttosto che uscite sul campo, magari speleologiche, e attività in roccia o arrampicata col gruppo dei Corvi, senza dimenticare l’alpinismo giovanile (SECIM)”. Insomma, la parola d’ordine sarà “fare”, e con l’entusiasmo crescente che sta girando intorno alla sezione, che conta 851 soci registrati, trend in crescita rispetto agli ultimi cinque anni, il CAI Grigne può ben sperare di ricevere man forte per tutti i suoi progetti.
“Tutto questo entusiasmo può essere riassunto nel Trofeo delle Grigne (manifestazione podistica non competitiva organizzata dalla sezione che si svolge ogni anno a metà ottobre). La partecipazione degli atleti è sempre più o meno la stessa, ma i volontari che assistono l’evento e lo supportano si sono moltiplicati – ha affermato Gaddi -. Il Trofeo delle Grigne e la Molina Double Trail sono il segno di rilancio della sezione dopo il periodo negativo del Covid, insieme ai lavori di ristrutturazione del Rifugio-Elisa (inaugurato nel luglio 2022) che ha richiesto un importante dispiegamento di forza lavoro e risorse. Senza dimenticare il gemellaggio con Castelfranco Veneto di quest’anno (fondato lo stesso giorno del CAI Grigne, il 31 agosto 1924), ci auguriamo che i nostri rapporti continuino”.
Il nuovo presidente ha mostrato poi soddisfazione rispetto ad alcuni risultati raggiunti, riferendosi in particolare allo stato dei due rifugi fiore all’occhiello della sezione, Bietti-Buzzi ed Elisa: “Sono ristrutturati, efficienti e moderni, “green”. Dal punto di vista dell’efficienza energetica mi sbilancio a dire che sono i rifugi messi meglio di tutte le Grigne”. E sarà proprio il Rifugio Elisa a essere al centro della prossima ricorrenza della sezione mandellese: nel 2027 saranno infatti festeggiati i cent’anni trascorsi dalla prima inaugurazione della “capanna”.
Ufficialmente il direttivo neocostituito ha fatto la sua prima uscita pubblica domenica per la consegna delle Civiche benemerenze al Teatro comunale De André. Proprio al CAI Grigne, in particolare all’ex presidente Giancarlo Pomi, è andato il premio del centenario. “Abbiamo ritenuto giusto fosse lui a riceverlo perché ha saputo tenere unito il gruppo durante il Covid, un periodo davvero difficile per tutti, inclusa la nostra sezione, e subito dopo si è ritrovato a gestire anche i pesanti lavori di ampliamento del Rifugio Elisa, rimandati proprio a causa della pandemia. Insomma, era praticamente da solo a occuparsi di diverse questioni, non è stata una passeggiata. Nonostante ciò, è stato in grado di traghettarci fuori da questo periodo buio, completando i lavori all’Elisa e consegnando a me, in qualità di nuovo presidente, una sezione con un bilancio solido, nonostante le ingenti spese sostenute”, ha analizzato Gaddi.
Un gruppo dunque stabile, ben assortito, che si appresta a iniziare una nuova avventura con il nuovo presidente a guidarlo verso un futuro che, questo è l’augurio, possa essere quanto più possibile florido, grazie al fondamentale contributo di soci e simpatizzati, pilastri della sezione mandellese.
“Spero che tutti coloro che hanno frequentato la sezione in quest’ultimo periodo e che hanno voluto impegnarsi in prima linea nelle sue attività continueranno a dare il loro supporto, che sia morale, psicologico, economico o in termini di tempo. Il tempo delle persone per noi è la cosa più importante. Nell’ultimo anno in tanti si sono avvicinati al CAI Grigne e speriamo di continuare su questa strada per creare continue opportunità. Il mondo cambia, e noi con lui, anche le esigenze cambiano: continueremo a promuovere l’interesse per la montagna, imparando dal passato ma sapendoci adattare al presente e alle nuove regole dettate dagli organi centrali, tra cui il CAI nazionale”, ha concluso con un’ultima riflessione il neoeletto presidente.