Anci Lombardia: Guerra confermato presidente. 4 lecchesi nel direttivo

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Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia

L’assemblea per il rinnovo di Anci Lombardia si è svolta sabato

Nel direttivo sono entrati Massimo Panzeri e Alfredo Casaletto, consiglieri a Merate; il sindaco di Dolzago Lanfranchi e la collega di Oggiono Narciso

LECCO – Sono i meratesi Alfredo Casaletto e Massimo Panzeri, la sindaca di Oggiono Chiara Narciso e il collega di Dolzago Paolo Lanfranchi i rappresentanti della Provincia di Lecco all’interno del direttivo di Anci Lombardia, rinnovato con le elezioni dello scorso 12 ottobre.
Una sola la lista, la Lombardia dei Comuni, presentata per guidare l’associazione nazionale comunali italiani, sezione Lombardia, con la presidenza confermata a Mauro Guerra, seletto per acclamazione all’unanimità dall’Assemblea congressuale.
Nel suo discorso, Guerra ha ribadito come i temi dei Comuni siano essenziali per l’Italia intera. “Siamo bravi, siete bravi, siamo il baluardo della Repubblica, e abbiamo bisogno però che questa cosa venga riconosciuta non solo nei convegni ufficiali ma diventi norme, misure, attenzione costante nei giorni di festa e non solo”. Parlando dei cinque anni trascorsi alla guida di Anci Lombardia, il sindaco di Tremezzina, già parlamentare, li ha dipinti come “un’esperienza umana e politica eccezionale, unica” guardando poi al futuro come una sfida da cogliere insieme, tenendo conto della pluralità dell’associazione cresciuta in questi anni tenendo sempre presenti tre punti: autonomia, lealtà, leale cooperazione. “Vogliamo continuare a credere nel valore dell’autonomia, in cui ciascuna comunità contribuisce alla crescita del benessere proprio e alla crescita di tutta la comunità nazionale della Repubblica” ha aggiunto, affrontando anche il tema dell’autonomia differenziata.”Cercheremo di affrontare questo tema tenendo fermi i principi costituzionali e guardando al merito delle cose, uno sforzo che chiamerei di rigore istituzionale, guardando a una bussola il più possibile comune, alla custodia della nostra autonomia comune e alla leale collaborazione istituzionale”.