Problemi nella frazione di Rossino, sotto la lente anche la nuova isola salvagente
“Spero che l’amministrazione non si nasconda dietro alle giustificazioni a cui siamo soliti assistere”
CALOLZIOCORTE – “Ancora un’altra sera al buio in via don Minzoni, nella frazione di Rossino in prossimità della farmacia, Ufficio Postale e vie traverse e, questa volta, con il ‘battesimo’ dell’isola pedonale salvagente visto che proprio nella giornata di ieri (domenica, ndr) qualche automobilista si è ‘schiantato’ contro il palo che delimita il ‘pericoloso’ manufatto”.
A sollevare il problema nelle scorse ore è stata il consigliere di minoranza Sonia Mazzoleni (Cittadini Uniti per Calolziocorte) che punta il dito contro l’amministrazione: “Questo quartiere è ormai da venti giorni al buio e, nonostante le segnalazioni dei residenti fatte agli uffici comunali, la telefonata della sottoscritta al numero verde (che aveva temporaneamente ripristinato parte dei lampioni) e una segnalazione fatta proprio ieri al vicesindaco Aldo Valsecchi in merito alla problematica, la zona in questione è ancora al buio” scrive Mazzoleni.
“Ciò comporta maggiori problematiche e rischi per i pedoni (che attraversano al buio), per gli automobilisti (che si trovano un manufatto al centro della carreggiata non visibile) e per i residenti che hanno trascorso le festività natalizie al buio con i potenziali rischi del caso (la zona è già stata oggetto di furti) – continua il consigliere -. Colgo l’occasione per invitare gli amministratori e i progettisti ad effettuare una manovra di immissione dal parcheggio o dalla via laterale, proprio in quel tratto di strada con un mezzo che non
sia l’auto: solo in quel modo si renderanno conto che nessun mezzo di soccorso (vigili del fuoco o ambulanze), pullman in visita al castello di Rossino, mezzi d’opera o mezzi pesanti che erroneamente hanno raggiunto la frazione ecc. riusciranno a svolgere tale manovra”.
“Nella speranza che tutto si risolva quanto prima, spero che l’attuale l’amministrazione non si nasconda dietro a giustificazioni a cui siamo soliti assistere – conclude con una vena polemica – ‘è colpa della precedente amministrazione o ‘dell’emergenza covid’ oppure altre giustificazioni ‘generiche’ visto che ogni qualvolta la sottoscritta solleva una questione, a qualcuno piace spostare, strumentalmente, la discussione su altro”.