Il gruppo di minoranza punta il dito contro le strisce gialle
“La piazza centrale dovrebbe essere viva e pulsante”
CALOLZIOCORTE – Piazza Vittorio Veneto, la piazza del municipio di Calolziocorte, torna a fare discutere. Il gruppo di minoranza Cambia Calolzio, attraverso un comunicato stampa, ha espresso la propria contrarietà per le ultime scelte dell’amministrazione comunale.
“Nel 2011 il sindaco Paolo Arrigoni, attraverso una vera propria colata di cemento, inaugurò la contestata nuova Piazza Vittorio Veneto con una spesa di oltre 2 milioni di euro di soldi pubblici. Un’opera pubblica che doveva rilanciare il centro cittadino ma che, a distanza di dieci anni, si è dimostrata un fallimento al punto che la giunta Ghezzi sta avviando ulteriori lavori. Attraverso interventi puntuali, gli spazi liberi della piazza, oggi aree per il libero svago per i bambini, verranno occupati da veicoli trasformando così questo spazio in un luogo non più sicuro per il gioco. In questi giorni sono comparse in piazza strisce gialle al servizio di carico e scarico delle merci delle attività commerciali in piazza e della banca nonché dei parcheggi ‘riservati’, per chi non si sa, davanti all’ingresso del municipio. Mentre la piazza centrale dovrebbe essere viva e pulsante, diversamente è stata lasciata andare,
tanto che oggi, nonostante alcune sporadiche iniziative pubbliche messe in campo dalla Pro Loco e da altre associazioni, è pressoché un’area morta di solo passaggio e non luogo di aggregazione e cultura che presto ritornerà ad essere, dopo dieci anni, uno spazio di sosta per le autovetture. Il gruppo civico Cambia Calolzio ritiene che riempire la piazza con veicoli non è la soluzione per rilanciare il centro cittadino ma intervenire con ben altro come ad esempio valorizzare l’ex Distretto Sanitario in abbandono da anni investendo risorse per valorizzare tutto il centro paese, a partire da un appropriato intervento urbanistico nell’ex piazza mercato in stato di abbandono. Calolziocorte, che è diventata negli anni la periferia di Lecco, deve ritornare, anche con adeguati interventi nelle frazioni, ad essere motore e punto di riferimento centrale della Valle San Martino e di tutto il circondario”.