All’Istituto Badoni un gruppo di studenti ha partecipato al corso di saldatura

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Alunni dell’indirizzo di Meccanica e Meccatronica

“Indispensabile è stato il supporto di alcuni docenti, in particolare i professori Armando Viscosi, Andrea Volpato e Vincenzo Paura”

LECCO – Alcuni alunni dell’indirizzo di Meccanica e Meccatronica dell’Istituto Badoni di Lecco, hanno frequentato un corso relativo alla pratica della saldatura. L’idea nasce come “lezioni extra” sull’esecuzione pratica delle saldature durante le “ore buche” e in alcuni pomeriggi.

“Indispensabile è stato il supporto di alcuni docenti, in particolare i professori Armando Viscosi, Andrea Volpato e Vincenzo Paura, che hanno da subito accolto l’iniziativa, coadiuvati anche dalla Dirigenza dell’Istituto, Prof.ssa Luisa Zuccoli, alla quale ha fatto seguito la collaborazione di Enfapi della città di Como” spiega Elisabetta Pozzi, docente dell’Istituto Badoni.

“La sinergia sviluppatasi tra i vari attori ha permesso di rendere operativa e concreta l’idea, che ha così assunto l’identità di un vero e proprio percorso. I ragazzi, suddivisi in due gruppi e assistiti dal prof. Vincenzo Paura, hanno avuto così l’occasione importante di imparare i metodi di saldatura T.I.G e M.I.G, grazie alla frequenza di 10 ore di corso, tenutosi a Erba in questo mese di maggio” .

Positivo il bilancio di questa esperienza, così commentata da parte dei ragazzi: “Questa possibilità è stata accolta con grande entusiasmo da noi studenti, in quanto ci ha consentito di acquisire competenze aggiuntive, potenzialmente determinanti per una futura carriera lavorativa. Ci ha permesso, altresì, di avere un’anteprima del lavoro del saldatore, verificando la nostra tendenza verso tale carriera, nell’ottica dell’orientamento post-studi”.

“Il contributo economico richiesto, rispetto ai costi previsti per questa tipologia di corsi, ha permesso a tutti gli studenti di poter prendere parte all’iniziativa e aprire così ad altri la possibilità di ripetere questa esperienza, che si è rivelata utile e in sintonia con il percorso di studi intrapreso dai ragazzi” conclude così Elisabetta Pozzi, docente dell’Istituto Badoni.