“L’Amo, confini 2020” ecco il nuovo calendario di Giuseppe Villa

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Giuseppe Villa presenta il calendario 2020

Lago e montagna nel nuovo calendario realizzato da Giuseppe Villa

Dodici mesi e dodici foto realizzate da dodici fotografi del territorio

LECCO – Da un lato la montagna e dall’altro il lago, da una parte il territorio lecchese e le sue vette e dalla parte opposta le sponde comasche del Lario, basta voltare pagina per varcare il confine: è il nuovo calendario che Giuseppe Villa ha presentato domenica in una mostra evento negli spazi dell’Oto Lab di Rancio.

“L’Amo” è il nome dell’ultima creazione (il calendario numero 10) di Villa che unisce semanticamente, in un’unica parola, la dimensione del Lago e della Montagna, due elementi distinti eppure insieme parte del panorama unico offerto dal nostro territorio. E’ sufficiente ‘sconfinare’ affinché possano reciprocamente contaminarsi.

“Tutto il calendario nasce dal tema del confine che alle volte è un vincolo, un limite, altre invece è l’occasione per creare cose nuove, andare oltre e vedere cosa c’è nell’orto del vicino” spiega l’autore.

I visitatori della mostra sono da subito inviati a scegliere il proprio percorso espositivo (montagna o lago) per conoscere cosa c’è “dall’altra parte”, oltre il confine. Allo stesso modo, il calendario 2020 abbinerà specularmente immagini dedicate ai nostri monti, scattate da 12 fotografi del territorio (Alberto Moroni, Andrea Brivio, Christian Varrone, Giacomo Perucchini, Giovanni Ripamonti, Guido Buratti, Pietro Bonacina, Roberto Valsecchi, Silvia Plebani, Stefano Milani, Tobia Scandolara e Tommaso Garota) a paesaggi lacustri di Como e dintorni, immortalate dallo stesso Villa.

Nello spazio espositivo hanno trovato posto installazioni dedicate ai due elementi: “Tutti gli arredi che non sono serviti per l’allestimento sono stati accantonati uno sull’altro, ‘confinati’ in un angolo del piano terra, al piano superiore invece troverete un’installazione ispirata all’elemento dell’acqua. Volutamente si trovano su lati opposti, al piano terra la montagna e l’acqua al di sopra, ribaltati nei loro ruoli, anche questo uno sconfinamento”.

Al piano superiore è stata allestita anche una piccola mostra di alcune foto dei 12 autori che si sono prestati alla realizzazione del calendario, mentre al piano terra è possibile sfogliare tutti e dieci i calendari realizzati negli ultimi due lustri da Giuseppe Villa