Silea lancia la ‘sfida’ del sacco rosso a nuovi Comuni, tra cui Lecco, Valmadrera e Merate
Il direttore D’Alema: “Risultati notevoli con i sei comuni pilota. La raccolta puntuale è una responsabilizzazione dei cittadini”
LECCO – Addio sacco trasparente. Anche a Lecco, Merate e Valmadrera, solo per citare i più popolosi, entreranno a far parte, nel giro di alcuni mesi, della schiera dei Comuni lecchesi che utilizzano per la raccolta dell’indifferenziato il sacco rosso con il sistema Rfid introducendo la cosiddetta raccolta puntuale dei rifiuti.
Una novità che Silea, la società partecipata che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti per tutti i comuni lecchesi, ha già introdotto da alcuni mesi in sei realtà pilota, ovvero Oggiono, Dolzago, Ello, Colle Brianza, La Valletta e Santa Maria Hoé. “Comuni che possiamo considerare come pionieri visto l’entusiasmo con cui hanno accolto questa sfida e l’impegno profuso in primis dai sindaci per rendere partecipi e responsabili i propri cittadini” sottolinea il direttore Pietro Antonio D’Alema, da gennaio 2020 alla guida operativa della società partecipata che ha sede a Valmadrera.
Calo dell’indifferenziato pari al 40%
I risultati giunti dal territorio brianzolo non sono solo lusinghieri per i cittadini di questi paesi, ma anche incoraggianti sulla strada di una sempre maggiore differenziazione della raccolta rifiuti. “Abbiamo riscontrato una riduzione del materiale conferito nell’indifferenziato, il vecchio sacco trasparente, pari a circa il 40%. Il che corrisponde quindi a minori costi per lo smaltimento”. Nelle sei realtà finora coinvolte, già note a Silea per l’ottima qualità della raccolta rifiuti (Ello ad esempio viaggiava già sull’87% di differenziata) non si è riscontrato il rischio, temuto da alcuni, dell’abbandono selvaggio dei rifiuti per strada.
“Nè i nostri operatori né i sindaci hanno riscontrato questo problema e questo è sicuramente un dato positivo. Come azienda, abbiamo comunque già previsto di introdurre prossimamente la figura degli ispettori ambientali per coadiuvare gli agenti della Polizia locale a cui spettano i compiti sanzionatori in caso di mancato rispetto dei regolamenti di polizia urbana”.
Incremento della differenziata
Il bilancio dell’introduzione del sacco rosso è quindi, nei sei comuni in cui è partita la raccolta puntuale, più che positivo. E lo testimoniano i numeri che, a fronte di una diminuzione dei rifiuti conferiti nel sacco rosso, segnano un incremento del 45% della raccolta della plastica, del 10% dell’umido e del 25% della carta. “E stiamo parlando di Comuni già virtuosi che hanno portato la quota di differenziata all’85%”.
Altri sei Comuni pronti a partire e poi il Casatese
Promossa a pieni voti la rivoluzione del sacco rosso nei comuni dell’Oggionese, Silea è quindi pronta per partire, nel primo semestre 2021, con il secondo scaglione in cui sono compresi Lecco, Merate, Valmadrera, Malgrate, Civate e Suello lanciando la sfida del sacco rosso a qualcosa come 80mila cittadini. “L’obiettivo per Lecco città è arrivare alla raccolta puntuale per luglio. Il che vuol dire che promuovere nei mesi precedenti, in particolare tra maggio e giugno, l’attività di informazione e consegna dei sacchi rossi”.
Già in calendario anche la terza tranche di Comuni da “convertire”, nella seconda metà del 2021, al sacco rosso: si tratta di quelli del Casatese, con l’ingresso di Casatenovo, Barzago, Barzanò Cremella, Monticello e Viganò oltre ad alcuni comuni del Meratese, ovvero Cernusco, Montevecchia e Verderio per un totale di poco meno di 50mila abitanti.
Cittadini più responsabili
Un cronoprogramma già ben dettagliato e preciso che dovrà inevitabilmente fare i conti e confrontarsi anche l’emergenza sanitaria in atto. “Inevitabilmente il Covid ha imposto qualche rallentamento. Eravamo pronti a partire nei primi sei Comuni già prima, ma si è preferito rimandare l’introduzione di questa novità a ottobre”. D’Alema è convinto: la rivoluzione del sacco rosso è innanzitutto un cambiamento di mentalità e va affrontata responsabilizzando i cittadini chiamati a effettuare con ancora più attenzione e scrupolo la raccolta differenziata. Con un sacco più piccolo, il cui proprietario è riconoscibile tramite il sistema del Rfid, bisognerà quindi stare attenti a non “sprecare” neppure il più piccolo rifiuto, informandosi adeguatamente sulle modalità di smaltimento e sforzandosi di collocare ogni scarto al posto giusto.
In un secondo momento la tariffa puntuale
“Come Provincia abbiamo già un buon livello di differenziata, pari al 71%. Ci siamo posti l’obiettivo di raggiungere l’80% ed è sicuramente un target ambizioso. Quest’anno sarà per noi molto impegnativo, ma siamo pronti alla sfida”. Quanto al discorso della tariffazione puntuale, ovvero al pagamento della Tari in base a quanto prodotto, la novità verrà introdotta solo in un secondo momento una volta entrato a regime il meccanismo del sacco rosso. Non solo, ma la tariffa verrà stabilita e individuata quando si potrà riuscire ad avere un dato il più rappresentativo possibile. “Inutile dire che il Covid sta alterando non poco la dinamica della raccolta rifiuti con le limitazioni di bar e ristoranti, i periodi di chiusura delle scuole e delle mense. Aspetteremo quindi ad intervenire sulla tariffa quando si potrà ottenere un dato meno condizionato”.
Così come avvenuto anche per i Comuni in cui è partita la raccolta puntuale, anche nel secondo scaglione è previsto l’introduzione del sacco azzurro per pannolini, pannoloni e traversine. Sempre dotato di codice identificativo associato all’utenza, sarà utilizzabile solo per questa tipologia di rifiuto. Dovrà essere richiesto dalle famiglie direttamente al comune di residenza e andrà esposto nella stessa giornata di raccolta del sacco rosso.