San Nicolò d’Oro, Lecco premia l’impegno dei suoi cittadini benemeriti

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La consegna dei San Nicolò d'Oro per la festa del patrono di Lecco

La consegna delle benemerenze si è svolta domenica mattina in sala Don Ticozzi

Il sindaco: “In quasi due anni di pandemia Lecco ha saputo dimostrare quel volto di responsabilità e di solidarietà concreta”

LECCO – La sala Don Ticozzi fa da sfondo alla cerimonia, sul palco si alternano il discorso del sindaco e le consegne dei premi, mentre dalla platea si alzano gli applausi riservati ai benemeriti. E’ il ringraziamento della città ai suoi cittadini che si sono distinti per l’impegno nel campo dell’educazione dei giovani, della valorizzazione del patrimonio montano, delle politiche sociali, dei diritti e la solidarietà.  Annamaria FormigoniGiuliano Maresi e Mario Romano Negri hanno ricevuto il San Nicolò d’oro.

Il discorso del sindaco

Il sindaco

“È bello poter finalmente ritrovarsi di persona per celebrare insieme la Festa di San Nicolò
dopo tanti mesi di distanziamento sia fisico che sociale – esordisce il sindaco, Mauro Gattinoni, nel suo discorso – in quasi due anni di pandemia Lecco ha saputo dimostrare quel volto di responsabilità e di solidarietà concreta, proprio della nostra comunità, lavorando insieme per affrontare le conseguenze del Covid, per non lasciare indietro nessuno sul piano economico e sociale. Questo impegno è stato riconosciuto lo scorso anno dal conferimento a tutta la Comunità lecchese della civica benemerenza (oggi la medaglia d’oro è ben visibile sul gonfalone comunale, a fianco della medaglia d’argento per la Resistenza conferita alla Città da Sandro Pertini nel 1976)”.

Il pubblico in sala. In prima fila anche l’ex sindaco di Lecco, Virginio Brivio

Poi il focus sulla campagna vaccinale: “Ora siamo tra le prime province in Italia per numero di vaccinati (superiore al 95%) grazie ad un eccellente polo vaccinale cittadino, potenziatosi in queste ore con nuove linee presso l’ospedale, e a brevissimo con delle ulteriori, speciali linee, dedicate ai bambini. Oggi vorrei condividere con voi alcuni pensieri dopo il primo anno da sindaco. Ci siamo posti l’obiettivo strategico per il decennio 2020-2030 di una città più bella, solidale, sostenibile e grande. Bene, se c’è una cosa certa per il prossimo decennio, essa è il cambiamento, un rapido cambiamento, che non solo non deve spaventare, ma non può che essere la norma. Sarà necessario cambiare per accompagnare le repentine evoluzioni sociali ed economiche che si manifestano, e ancor più si manifesteranno, spinte dagli impulsi tecnologici e dalle grandi sfide globali. La velocità con cui sapremo rispondere ai bisogni è un’esigenza concreta di cittadini, famiglie e imprese. In altri termini la velocità è un bene pubblico, la velocità è democratica”.

QUI il discorso integrale del sindaco

I premiati

A decidere i lecchesi benemeriti è stata la Conferenza dei Capigruppo (composta dal sindaco Mauro Gattinoni, dal Presidente del Consiglio comunale facente funzioni Andrea Corti, dal Vicepresidente e dai Capigruppo consiliari) sulla base delle personalità indicate e votate dai cittadini.

Annamaria Formigoni riceve il premio dal sindaco

Annamaria Formigoni, è andata in pensione solo pochi mesi fa dopo 34 anni alla guida della scuola Pietro Scola, storica direttrice della scuola primaria paritaria di Rancio ha seguito nella crescita generazioni di lecchesi.

“Quello che ho fatto nella vita è nato da un incontro con l’esperienza della comunità cristiana e con monsignor Luigi Giussani, perché penso che nessuno si fa da sé, ma tutti hanno bisogno di un incontro e un maestro – interviene Formigoni -. Per questo la scuola mi ha appassionato così tanto fin da subito, i nostri ragazzi hanno bisogno dell’incontro con gli adulti, perché ci sia una proposta con cui confrontarsi in ogni momento. Mi è venuto normale pensare, dopo l’esperienza di scuole statale, a scuole con un’ offerta educativa diversa, che arricchisse lo spazio educativo della città. Sta arrivando Natale, intorno a Gesù bambino, si sono mossi i poveri e il cielo tutto, mi auguro che a Lecco continui e cresca l’attenzione di tutte le componenti all’infanzia e la gioventù che sono la cosa più cara che abbiamo”.

Giuliano Maresi durante la premiazione

Giuliano Maresi, alpinista, membro del gruppo Ragni della Grignetta e del Cai, 81 anni, è la persona che ha dato la spinta decisiva al completamento del tratto Lecco-Abbadia del Sentiero del Viandante.

“Non mi sono mai sentito così a disagio nemmeno ai tempi delle pareti – scherza Maresi – il premio è una cosa bellissima che non mi aspettavo, ringrazio che mi ha proposto, votato e supportato. E anche chi mi ha sopportato, con chiaro riferimento a mia moglie. Dopo che il sindaco mi ha dato la lieta novella, mi ha detto: “Non so se dirti complimenti o ora che cosa ti inventi?”, ma ho guardato la carta d’identità e ho pensato che è meglio che non invento più nulla, anche se qualche idea in testa ce l’ho. Vorrei che il lavoro che ho fatto col cuore e per cui provo grande soddisfazione fosse punto di partenza di una politica più concreta e attiva riguardo ai sentieri, per credere nel potenziale di Lecco. Cerchiamo di diventare un popolo di manutentori e non solo di inaugurazioni”.

Mario Romano Negri durante il suo discorso

Mario Romano Negri, classe 1939, nel 1999 è stato nominato presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese, la prima Fondazione di Comunità in Italia.

“Ricordo gli entusiasmi del primo prefetto della provincia di lecco che ci ospitava per organizzare la Fondazione – racconta Negri –  ricordo chi si è avvicendato negli organi sociali, il gruppo di volontari che ha garantito il funzionamento della Fondazione e interpretato la cultura del dono in maniera tangibile come linea strategica. Il ricordo più premiante riguarda la nostra comunità, che nel tempo ha trasformato il concetto di beneficienza passiva in partecipazione attiva a oltre 14 mila progetti, anche durante il Covid. Il fondo Aiutiamoci, la comunità piccola come la nostra ha raccolto 6 milioni e mezzo per le strutture sanitarie, le case di riposo e chiunque avesse bisogno di dispositivi di protezione”.