Impresa compiuta: Paolo Rupp è arrivato a Catania a bordo della sua carrozzina elettrica

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Ingresso trionfale oggi, domenica 14 luglio, a Catania: conclusa l’impresa Rotellando verso Sud

“E’ stato faticoso, ma siamo contentissimi. E’ stata un’esperienza fantastica, grazie alla quale abbiamo potuto conoscere l’italianità”

Paolo Rupp accolto oggi in piazza Duomo a Catania dai ragazzi di Friday for future di Catania

LA VALLETTA – Faticoso è stato faticoso. E l’Italia si è rivelata senz’altro un paese con qualche problema, strutturale e mentale, con le barriere architettoniche. Ma Rotellando verso Sud, ovvero il viaggio di Paolo Rupp a bordo della sua carrozzina elettrica lungo tutto lo stivale è stato a dir poco fantastico. Oggi, domenica 14 luglio, la Rupp mobile, la carrozzina elettrica appositamente rielaborata per assicurare un viaggio il più possibile confortevole, ha fatto il suo ingresso trionfale in piazza Duomo a Catania.

Foto tratte dalla pagina Facebook Rotellando verso Sud

Dopo 65 lunghi, impegnativi, bellissimi giorni da quell’ormai lontano 11 maggio in cui Paolo, insieme a Mauro Giussani e Manuel Micheli, ha lasciato la sua casa alla Bagaggera per lanciarsi in un’impresa: raggiungere in carrozzina Catania per dimostrare a tutti che anche un disabile può e deve vivere, con i dovuti accorgimenti, una vita normale.

Più forte dei suoi limiti

L’obiettivo è stato raggiunto. Paolo è stato più forte dei suoi limiti. Di quel diabete che l’ha costretto anni fa alla carrozzina e che gli ha fatto perder le gambe, ma non certo il coraggio e la voglia di vivere. Di quella glicemia che l’ha messo a dura prova anche durante questo viaggio costringendolo a un pit stop forzato all’ospedale di Popoli.

Pit stop in ospedale a Popoli per Paolo Rupp

Ma da lì, dopo la promessa da marinaio fatta ai medici di non mettersi più in strada sotto il sole sempre più cocente dell’estate, Paolo è ripartito più forte di prima. “Se sono arrivato fino a qui lo devo alla mia forza di volontà, ma anche a Mauro e Manuel, i miei compagni di viaggio a cui devo dire un grazie enorme – ci racconta al telefono Paolo -.  Condividere questo viaggio e questa impresa con loro è stato bellissimo”.

Un viaggio alla scoperta dell’italianità

Non c’è stato un paese o una strada dove il trio – Paolo in carrozzina, Mauro a piedi e Manuel in avanscoperta con la sua inseparabile macchina fotografica al collo – non sia passato inosservato.

Paolo in una delle prime tappe al lago di Iseo

Devo dire che l’accoglienza è stata calorosa ovunque. Non c’è una città che ci ha stregato di più di altre. Tutte sono riuscite a darci un quid in più” anche se non sempre l’Italia si è fatta trovare all’altezza o forse semplicemente pronta ad accogliere un disabile convinto di non doversi rassegnare a vivere rinchiuso tra le quattro mura domestiche. “E’ stato un percorso faticoso, impegnativo, ma altrettanto divertente e appassionante. Abbiamo conosciuto tantissime persone bellissime e abbiamo incontrato l’italianità fatta di generosità, accoglienza e calore”.

Promossa a pieni voti anche la Ruppmobile

Anche la Ruppmobile si è rivelata all’altezza dei tanti chilometri, circa 1600, macinati in questi due mesi abbondanti di trasferta. “Un grazie enorme va ai miei ragazzi che da casa mi hanno fatto sempre sentire il loro calore e la loro vicinanza. Hanno attrezzato benissimo la mia carrozzina che mi ha portato fino al traguardo”. Paolo non ha dubbi, quello compiuta è stata un’impresa trionfale.

La Ruppmobile ha dovuto affrontare anche degli sterrati

“Volevo dimostra che la forza di volontà e un atteggiamento positivo verso la vita favoriscono il superamento dei propri limiti”. Non a caso Paolo parla di potenziale residuo di un disabile: “La nostra vita non finisce una volta costretti alla carrozzina. Si può fare ancora tanto altro”.

Selfie scattato venerdì a pochi chilometri dalla meta

Nato a Genova, residente alla Bagaggera da anni dove la sua ex falegnameria è diventata una fucina di idee e iniziative per giovani, Paolo si sente un cittadino del mondo. E questa traversata dalle Prealpi lombarde alla pianura padana, passando per la riviera adriatica e quella tirrenica, fino all’isola più grande del Mediterraneo, ha voluto anche rappresentare un esempio di “vacanza” inusuale e insolita rispetto ai canoni culturali attuali.