C’è tempo per candidarsi fino al 16 aprile. Parola d’ordine: osare!
Gara di idee riservata ai giovani dai 17 ai 30 anni per innovare l’offerta turistica del territorio lecchese
LECCO – La sfida è stata lanciata. Chi desidera partecipare può iscriversi QUI entro il 16 aprile alle 12 e riceverà un infopack con le istruzioni.
Gli iscritti saranno convocati sabato 17 e domenica 18 aprile presso la sede lecchese del Politecnico di Milano per partecipare alla maratona di idee su quattro temi: turismo lento, economia circolare, mobilità sostenibile e filiera agroalimentare.
In queste ore i gruppi lavoreranno affiancati dal mentore per realizzare dei prototipi, ovvero modelli che simulino in parte o del tutto un nuovo servizio/dispositivo capace di rispondere ai bisogni identificati. Domenica pomeriggio, alla conclusione del lavoro in gruppo, si tornerà online per la presentazione delle proposte dei partecipanti, la valutazione e la premiazione delle idee vincitrici.
Ma la sfida non finisce qui. I quattro gruppi premiati, uno per categoria, avranno la possibilità di sviluppare la propria idea all’interno del piano d’impresa di una realtà del terzo settore della provincia di Lecco, che si farà carico di integrare il team con competenze messe a disposizione e di candidare il progetto alla call for idea del bando ECO – Economie di Comunità della Fondazione Cariplo al fine di ottenere un percorso di accompagnamento e idea di circa tre mesi per la costruzione vera e propria di dettaglio dell’idea imprenditoriale.
La sfida è stata lanciata on line ieri, venerdì, dai quatto enti promotori: il Comune di Lecco, il Consorzio Consolida, Legambiente e Studio Ares, in cui si è cercato di offrire ai chi vorrà partecipare qualche “linea d’intervento”, mentre a fare da Media Partner è Lecconotizie.com.
Tre gli assessori e gli assessorati coinvolti: Renata Zuffi, assessore all’ambiente, mobilità e pari opportunità, Emanuele Manzoni, assessore al Welfare e Giovanni Cattaneo assessore all’Attrattività Turistica.
Renata Zuffi ha ricordato come alla base di questa opportunità ci sia la costituzione nel 2019 del Distretto dell’economia civile “nato nel 2019 con la firma di oltre 40 soggetti del territorio” e l’attenzione che le amministrazioni lecchesi, anche quella precedente, hanno voluto rivolgere all’ambiente ed alla sostenibilità largamente intesa. “Abbiamo vissuto un tempo sospeso ma non perso. I temi che sono stati lanciati sono legati e parlano della transizione ecologica che avevamo nel cuore ma è diventata una necessità e non riguarda più solo gli aspetti green, ma una nuova qualità della vita che è ricerca di sostenibilità, equità ed inclusione, accessibilità a 360 dei nostri stili di vita legati alla quotidianità, all’economia e sì, anche all’ambiente, come mostra la presenza qui di tre assessorati”.
Giovanni Cattaneo ha lanciato il prefisso del turismo a Lecco:”345: tre sono i luoghi, quattro le stagioni, cinque le parole su cui concentrarsi anche in fase della maratona di idee. Il luoghi sono il lungo lago, da Pradello a Rivabella, un’area su cui attivare nuove idee progettuali, per arrivarci, renderla più interessante, l’area della piccola,un “piattaforma di eventi”, la montagna in particolare la zona di Erna; 4 sono le stagioni, tutte da vivere non solo in inverno ed estate, siamo in un territorio favorevole alla destagionalizzazione anche con il turismo di prossimità; le cinque parole sono connessione, con Milano, con gli hub di trasporto come Bergamo, con i comuni vicini, accessibilità che deve essere reale per tutti, anche per i fragili; rioni che sono una risorsa; olimpiadi, un’opportunità vicina su credo sia possibile lavorare; e infine confine, ci siamo sempre sentiti un territorio di confine, ripensiamolo come possibilità”. Cattaneo ha poi sottolineato l’importanza di partecipare: “Non importa l’idea del secolo: dico alle ragazze ed ai ragazzi venite, sperimentate, le idee nascono anche dal confronto!”
Emanuele Manzoni ha richiamato tre parole chiave: sostenibilità, rivoluzione e coraggio. “La sostenibilità è declinata in sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le prime due sono note, la sostenibilità sociale si è sviluppata da meno tempo e necessita di cura. Significa che all’interno di un sistema le persone godono di un livello di benessere che si equivale. Cosa significa nel concreto? Significa estendere i diritti, inclusione e coesione sociale. E’ la sfida di questa generazione che è alla ricerca della sua rivoluzione, che io credo e sia quella di trovare la bussola per delineare queste tre i sostenibilità in una sola società”. Poi ha invitato al coraggio “credo che l’hackathon sia un primo passo per costruire opportunità anche economiche in una cornice che disegni una società che non si occupi di recuperare chi è rimasto indietro ma proceda insieme”.
Vittorio Campione di Studio Ares ha condiviso il suo entusiasmo per il tema e per il coinvolgimento dei giovani, “ al cui talento bisogna guardare”. “Turismo ed ambiente possono andare insieme – ha sottolineato citando il caso di un hotel in Val Taleggio di cui in tempi non sospetti, nel 1996, lo studio segui la certificazione ambientale ed ha aggiunto un’indicazione di grande concretezza – se vogliamo ragionare di turismo sostenibile dobbiamo sapere che non esiste sviluppo sostenibile se non c’è sostenibilità economica, la sostenibilità ambientale è al centro, la responsabilità sociale è fondamentale, ma con due gambe il tavolo non si sostiene. Le idee dovranno puntare alla sostenibilità economica ed avere un pay back accettabile”
Tecnici gli interventi di Anna Riva, responsabile del COI di Consorzio Consolida e di Mirian Vitali di Legambiente Lecco che hanno riassunto le modalità di partecipazione ed hanno invitato i ragazzi ad osare e a partecipare.