Il 4 giugno convegno “Arrampicata classica e in falesia, convergenze e divergenze”
Il 10 giugno, nell’60° anniversario, Monti Sorgenti celebra la spedizione al McKinley del 1961
LECCO – Qualche giorno di pausa per il programma di Monti Sorgenti che, nei primi giorni di giugno, riprenderà con due appuntamenti da non perdere. Si ricomincia venerdì 4 giugno con il convegno “Arrampicata classica e in falesia, convergenze e divergenze”, mentre giovedì 10 giugno calerà il sipario sulla rassegna con una serata dedicata alla spedizione “Città di Lecco – Alaska ’61” prima ascensione della parete Sud del McKinley di cui quest’anno ricorre il 60° anniversario.
4 giugno – Convegno
Alle ore 18.30 diretta streaming sul canale YouTube del Cai Lombardia dall’osservatorio alpinistico del Palazzo delle Paure di Lecco. Convegno: “Arrampicata classica e in falesia, convergenze e divergenze” con Matteo Della Bordella (alpinista e Ragno di Lecco), Federica Mingolla (fuoriclasse della falesia) e Silvio (Gnaro) Mondinelli (guida alpina e salitore dei 14 ottomila senza ossigeno) a cura del Cai Regione Lombardia. Alpinismo classico e arrampicata sono da sempre contrapposti: diversi sono l’ambiente, le difficoltà, i materiali, l’allenamento. Ma sono davvero così distanti? Con racconti e immagini dei tre protagonisti, cercheremo di scoprire se si tratta di due anime della medesima ricerca, tesa all’esplorazione e alla voglia di mettere alla prova i limiti umani. Coordina il dibatto la giornalista Sara Sottocornola.
10 giugno – McKinley 1961
Alle ore 21 presso l’auditorium Mauro Panzeri al Centro Fatebenefratelli di Valmadrera. Tra il 6 e il 19 luglio 1961 la spedizione “Città di Lecco – Alaska ’61” conquista la parete Sud del Mount McKinley (6178 metri). Riccardo Cassin è capo spedizione. I suoi compagni sono: Luigino Airoldi, Gigi Alippi, Jack Canali, Romano Perego e Annibale Zucchi. Tutti i component raggiungono la vetta. Una salita che ancora oggi merita alti onori alpinistici per chi ne raggiunge la vetta e aggiunge una stella di merito al proprio curriculum alpinistico. Una storia di sei alpinisti che può ancora insegnare molto: organizzazione e gestone di una spedizione oltre oceano negli Anni ’60, ricerca e studio della montagna prescelta ma mai vista, relazionarsi con una cultura tanto diversa da quella dei 6 alpinisti italiani per rispettare le tradizioni locali tanto legate al Mount McKinley, abilità alpinistiche di tutti i componenti per il buon esito della spedizione, comunicazioni e relazioni accurate con i sostenitori e sponsor. E come dimenticare il sacrificio e la forte volontà che ha unito il gruppo fino alla fine. Spedizione che ha ricevuto gli elogi anche dal presidente J.F. Kennedy. Non solo un anniversario da ricordare ma un insegnamento da continuare a trasmettere e tramandare ancora oggi.