Miglior Pmi della Provincia, la Digitec di Lecco premiata come eccellenza
L’innovazione nel Dna, anche nella gestione del personale: dallo smart working 3 giorni su 5 alla ‘corsetta’ in pausa pranzo
LECCO – Una storia di innovazione iniziata più di trentacinque anni in un piccolo appartamento del centro Lecco e che ha trasformato questa piccola azienda lecchese in una realtà che oggi fattura circa 10 milioni di euro l’anno e promotrice di una cultura del cambiamento anche nella gestione del personale, dalla flessibilità oraria alla socialità: qualità che hanno valso alla Digitec di Lecco, specializzata nello sviluppo di software, medical devices, per sistemi di radiografia, il premio “Industria Felix” destinato alle eccellenze imprenditoriali italiane.
“Migliore piccola impresa per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved con sede legale nella provincia di Lecco”, per i risultati di bilancio conseguiti nell’anno fiscale 2021, è la motivazione del riconoscimento che è stato consegnato a Digitec per la quarta volta – l’ultima in ordine cronologico lo scorso anno- nella cerimonia che si è svolta venerdì nella sede di Assolombarda a Milano.
Una realtà, la Digitec, nata dall’intuizione di tre soci tra cui l’imprenditore Fausto Re che nel tempo l’ha rilevata in toto e ne è tuttora Amministratore Delegato, e che oggi la gestisce insieme al figlio Simone Re, Managing Director. In azienda lavora in produzione e nel settore veterinario anche Giacomo Re, primogenito di Fausto.
“Per noi l’innovazione è tutto – spiega Simone – quello che ricaviamo viene investito ogni anno in ricerca e sviluppo, in strumentazione per studiare nuovi algoritmi, nel rinnovo degli ambienti di lavoro e in persone, quindi in nuove competenze. Lo scorso anno inoltre abbiamo istituito internamente un Innovation Award, premiando le tre migliori idee suggerite dai nostri collaboratori per il successo aziendale. L’innovazione è dunque nel nostro Dna ed è anche il nostro ‘secondo nome’: il nostro dominio in rete è infatti Digitec Innovation”.
Una piccola realtà diventata grande
Digitec ha preso vita in un piccolo appartamento in via Cairoli, nel centro storico di Lecco, per poi presto ingrandirsi e trasferirsi in via Caduti Lecchiesi a Fossoli: “Negli anni Novanta abbiamo acquistato i locali dell’attuale sede per ampliarci successivamente negli spazi adiacenti, fino al più recente acquisto di un nuovo stabile accanto alla sede principale dove sono stati collocati parte degli uffici – prosegue Simone – anche la produzione si è rinnovata nel tempo convertendosi dalla creazione delle schede elettroniche allo sviluppo di software informatici per la radiologia digitale sia per il settore umano che veterinario”.
“I nostri clienti non sono direttamente gli utilizzatori finali dei nostri applicativi ossia gli ospedali – precisa – ma i costruttori e distributori di sistemi a raggi X, dalle piccole aziende alle multinazionali sia italiani che non, vista la nostra forte spinta all’internazionalizzazione che negli ultimi anni ha visto ampliare il nostro mercato all’Europa, Stati Uniti e Nord Africa”.
Un’internazionalizzazione che si riflette anche nella squadra di lavoro della Digitec: “Nel nostro team ci sono persone che da Francia e Germania si sono trasferite a Lecco per lavorare con noi ma le nostre radici sono fortemente ancorate al territorio. La maggior parte dei nostri dipendenti abita infatti nel raggio di 30 km dalla nostra sede”.
Un’azienda in crescita e alla ricerca di nuovi collaboratori
Cinquanta addetti, età media 38 anni: “Abbiamo molti giovani e la metà delle persone assunte degli ultimi tre anni sono donne. Contiamo di incrementare ulteriormente il nostro personale e attualmente abbiamo una decina di posizioni aperte (per saperne di più vedi qui), non solo per informatici e ingegneri, che restano le professionalità più ricercate, ma anche per periti e figure amministrative e commerciali”.
Un’azienda giovane anche nella gestione del personale: smart working per tre giorni alla settimana, un ‘Digitec kit’ per ogni dipendente con la strumentazione necessaria per il lavoro da casa, flessibilità oraria e spazi rinnovati da pochi mesi, che includono aree di co-working per l’attività in presenza e cabine insonorizzate per le ‘call conference’, spogliatoi e docce in azienda per consentire agli amanti del jogging di approfittare della pausa pranzo per una corsetta nei dintorni.
“E’ una modalità di auto-team building, si sono creati dei gruppi che a mezzogiorno fanno la loro uscita di corsa e rientrano per la ripresa lavorativa – spiega Simone Re – come azienda sponsorizziamo iniziative sportive anche a scopo benefico quali la Milano Marathon partecipando mediamente con una ventina di nostri dipendenti e la Medical Device Challenge competizione sportiva, sempre a scopo benefico, delle aziende del nostro settore dove ci siamo piazzati negli ultimi due anni sul podio! Inoltre, nei piani per il prossimo futuro c’è la creazione di un’area social per chi, in pausa, preferisce rilassarsi!”.
Formazione e attenzione al benessere del dipendente
Non manca l’investimento in formazione: “Abbiamo istituito un’ Academy interna, il nostro GrowthTime: ogni anno dedichiamo parte del nostro tempo lavoro in corsi di aggiornamento tecnici e di sviluppo di soft skill, dalla comunicazione e dalla gestione di team per i manager all’inglese con dei madrelingua per i collaboratori che si rapportano con l’estero” spiega ancora Simone Re.
“Promuoviamo inoltre attività di prevenzione e legata al benessere, facendo parte del circuito WHP – Workplace Health Promotion ossia ‘Luogo di lavoro che promuove salute’: solo per citare quanto fatto lo scorso anno – prosegue – incontri con nutrizionista e sessione di yoga sulla sedia. Quest’anno abbiamo installato un defibrillatore in azienda a disposizione anche del territorio e nel corso del 2023 per i colleghi che lo vorranno sarà effettuato in azienda lo screening individuale per la la valutazione del rischio cardiologico. Infine organizziamo il ‘Family Day’ per coinvolgere le famiglie dei nostri lavoratori nella nostra quotidianità”.
Un ambiente di lavoro che fa della Digitec una piccola ‘Google’ lecchese, eppure l’azienda fatica a trovare nuovi collaboratori: “Alla fine riusciamo a chiudere tutte le selezioni e negli ultimi tre anni abbiamo assunto oltre venti persone – ci dice Simone Re – però, come succede in altri settori, anche noi abbiamo delle difficoltà nel reperire personale. Guardiamo al futuro con grande voglia di crescere, partendo dalle persone”.