Stefano Butti si conferma uno dei migliori skyrunner nel panorama nazionale. Il ventiseienne, tesserato per l’Osa di Valmadrera, ha conquistato l’argento nella giornata di domenica con un’ottima prestazione alla Red Rock Sky Mountain di Vezza d’Oglio (Bs).
“È stata una bellissima gara – racconta l’atleta – Abbastanza facile per essere una skyrace, ma comunque divertente. Ero molto attento a ciò che avrebbe fatto Fregona, ma poi Cappelletti ci ha beffati tutti”. Un po’ rammaricato per il primo posto che gli è sfuggito, Butti è comunque contento per il decimo podio conquistato nelle undici gare corse in questa stagione agonistica: “Ero reduce dalla settimana di allenamento a Livigno e forse sono stato un po’ affaticato nel corso della gara. Comunque va bene lo stesso”.
La prossima impresa dello skyrunner sarà il trofeo Scaccabarozzi. Per la gara valsassinese, 43 chilometri e circa 5 ore di corsa tra Grignetta e Grignone, Butti si sta preparando assiduamente allenandosi giornalmente: “Tengo tantissimo al Giro delle Grigne che si correrà il 18 settembre. È la prima competizione davvero lunga a cui mi iscrivo e cercherò di ben figurare. Non voglio dire che punto al podio o a un risultato preciso, ma il mio obbiettivo è fare esperienza”.
Tra i tanti podi raggiunti dal valmadrerese, la gara più emozionante in questa stagione non è stata una delle quattro vittorie, ma il Giir di Mont a Premana, in cui il ventiseienne si è classificato terzo, ma “dietro a due mostri sacri come Kilian Jornet e Marco De Gasperi”.