La Picco compie 40 anni, emozioni e ricordi sottorete

Tempo di lettura: 3 minuti

“Concedetemi un filo di emozione”. Ha iniziato con queste parole il suo intervento, alla festa dei 40 anni della Picco organizzata in Sala Ticozzi domenica, il presidente della Picco Dario Righetti.

“Anni che hanno coinvolto centinai e centinai di lecchesi”. Invitato sul palco a premiare fondatori, consiglieri e presidenti del sodalizio biancorosso il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, ha poi lanciato il suo augurio: “Spero riuscite a continuare sulla strada tracciata dai fondatori. Complimenti per l’attenzione e la promozione dello sport che avete coltivato presso i giovani”. Righetti, presente alla Picco fin dalla nascita, è stato premiato con un libro che illustra la storia dell’Inter. Marco Sangalli uno dei fondatori ha poi preso la parola: “Abbiamo fondato la Picco un po’ per scopo personale – dice scherzando – Eravamo ragazzi della provincia che volevano giocare a pallavolo nella propria città”.

Sul palco anche i tre presidenti che hanno preceduto Righetti: Olga Bonaiti, Luciano Lavecchia e Maurizio Viviani. Poi i riconoscimenti sportivi. Per prima la squadra maschile che nel 1991 ha raggiunto la più alta categoria la serie B. Di quella rosa l’allenatore era Angelo Todeschini, ora presidente Fipav provinciale: “Di quegli anni ricordo di aver stretto amicizie che ancora oggi proseguono. Ragazzi di allora che oggi sono rimasti nell’ambiente Picco come allenatori, dirigenti o sponsor”. Emozionato, gli ha fatto eco il capitano di quella squadra, Mauro Frigerio: “I risultati di quegli anni furono frutto di amicizie solide e profonde”. Poi un riconoscimento è andato alla squadra che nel 1985/1986 conquistò la serie A2. Emozionato come un bambino l’assessore Michele Tavola, chiamato sul palco per premiare: “Quell’anno ero un tifoso accanito. I miei zii, ora scomparsi, mi hanno portato a vedere tutte le partite interne. Per me un ricordo particolare”. Lella Berera, la vice capitana ha sottolineato il traguardo. “Importante per noi e per la società”. La voce spezzata dell’emozione anche per Luciano Lavecchia, uno dei presidenti: “Ho iniziato nella Picco come raccattapalle nelle squadre giovanili. Passare i pomeriggi in palestra con i giovani mi ha dato energia per superare momenti difficili”.

Poi è stato il momento del premio per Luisella Milani, giocatrice che dalla Picco ha vestito la maglia della nazionale e quella delle Foppapedretti, con cui ha vinto Scudetto, Coppa Campioni e altri trofei. “Il segreto per diventare un atleta? Non mollare mai. Con la passione riesci a superare le fatiche e i sacrifici che lo sport di alto livello richiedono. Ogni successo per me è importante, difficile sceglierne uno solo”.

A seguire c’è stata la presentazione della prima squadra. Chiamati sul palco il nuovo capitano Perego, 17 anni con la maglia biancorossa e il neo coach Borgnolo sono andati in difficoltà: speriamo se la cavino meglio in campo. Di ritorno a Lecco, dopo moli anni in serie A2, Silvia Pasini: “Sono tornata perché mi sono sposata e Lecco per me è stato un periodo di risultati non brillanti ma ho conosciuto persone che non dimenticherò“. Non è mancato l’augurio di Angelo Todeschini, presidente Fipav: “Spero che la Picco riesca a tornare nell’elite in campo maschile, so che è difficile ma vorrei spronare la società a investire”. Poi la presentazione di tutte le squadre giovanili, settore che pare ritornare fiorente perché il passato è vivo ma è il futuro ciò che conta.