Premana chiede di vaccinare nel proprio comune, si cerca una sede

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PREMANA –  In un periodo in cui è tornato d’attualità il dibattito sull’obbligatorietà dei vaccini, il paese di Premana, alle pendici del monte Legnone,  chiede di poter avere il servizio direttamente nel proprio Comune, per rendere più agevole ai cittadini accedervi. 

Una richiesta a cui l’ATS (ex ASL) sta cercando una soluzione e nella giornata di mercoledì, il direttore sanitario Silvano Lopez ha inviato una lettera alla dott.ssa Marcella Nicoletti, commissario prefettizio del Comune di Premana.  A seguito delle richieste dei cittadini e grazie alla collaborazione del Comune, ATS della Brianza ha intrapreso un percorso di confronto con l’ASST di Lecco (l’ex azienda ospedaliera) che ha dato la disponibilità  a dar seguito alla specifica richiesta di eseguire le vaccinazioni anche presso il paese della Valvarrone.

Per procedere ad una ripresa delle attività di vaccinazione, risulta però necessario il rispetto dei parametri definiti dalla normativa vigente sui requisiti strutturali che dovranno essere garantiti dall’Amministrazione ospitante .

Il Decreto 1065 del 9/2/2009 prevede che “nelle aree a scarsa densità ma con eccessive distanze o difficoltà di spostamento è possibile l’apertura di sedi con somministrazione di vaccini ad almeno 25 soggetti per ciascuna seduta per non più di una sede per distretto”, attualmente in deroga ci sono  già Colico e Casargo.

Tuttavia qualora si adeguassero i locali e le strutture tecnologiche si potrebbe ipotizzare una seduta vaccinale al mese con orario dalle 10.30 alle 12.30 al termine della seduta di Casargo – spiega il direttore Lopez –  Sono soddisfatto della soluzione che insieme a Comune e ASST stiamo trovando per rispondere ad un bisogno espresso dalle famiglie. Nelle prossime settimane verranno meglio definiti tempi e modi di realizzazione del progetto”.