Ultimo consiglio a Villa Locatelli: sulla Provincia cala il sipario

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LECCO – Gli effetti del decreto Delrio diventano concreti e dopo l’addio di Nava, ora tocca a tutto il consiglio salutare la Provincia così come l’abbiamo conosciuta finora.

Lunedì sera l’ex giunta Nava, ora sotto la guida del vicepresidente Stefano Simonetti, insieme ai tutti i consiglieri, si è riunita a Villa Locatelli  per l’ultima seduta di consiglio in programma. Se il ministero lo confermerà, il leghista Stefano Simonetti  sarà chiamato a reggere i poteri che furono nelle mani di Nava e traghettare la Provincia fino a gennaio 2015 quando si trasformerà in ente di secondo livello.

Stefano Simonetti
Stefano Simonetti

“Stiamo ancora aspettando il parere del mistero degli Interni, ma gli esperti giuridici mi dicono che dovrei essere io a prendere il posto di Nava evitando il commissariamento della Provincia – spiega Simonetti – se così dovesse essere la mia politica sarà il mantenimento dei servizi per i cittadini: ci sono dei tagli inaspettati e devastanti da parte del governo sul decreto Irpef e io intendo fare in modo che ai cittadini non vengano tolti i quei servizi fondamentali che sono la viabilità invernale, il riscaldamento delle scuole e un minimo di manutenzione”.

Ad accompagnarlo in questo compito ci saranno anche i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza. Tra questi il capogruppo del Pd Italo Bruseghini che annuncia l’appoggio a Simonetti – “vigileremo su tutto ciò che avviene e nell’eventualità lei ritenesse opportuno consultarci noi saremo a disposizione” – mantenendosi però fermo su alcune posizioni, come, ad esempio, per quanto riguarda il piano faunistico: “Non essendo stato portato in consiglio, vogliamo che sia approvato dalla prossima Provincia e non da un commissario che delegittimi  tutto il lavoro fatto”.

Lunedì sera si sono discussi i punti ritenuti più urgenti, quali gli organismi collegiali ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell’ente, le modifiche allo statuto dell’ente del Parco Regionale Valle del Lambro e l’approvazione del piano territoriale di coordinamento provinciale,  e sono così entrati in gioco anche gli screzi tra maggioranza e minoranza.

Screzi che sono apparsi più profondi in riferimento proprio al piano territoriale di coordinamento, come si evince dalle parole del consigliere Pd Giuseppina Cogliardi: “Questo territorio ha perso una grossa opportunità. Il piano doveva essere un’occasione per gestire le strategie e le opportunità della provincia, specialmente in un momento di pesante crisi come questa. Dentro questo progetto non c’è pensiero ed  è amaro pensare che oggi chiudiamo e non lasciamo un’eredità”.

Eredità o meno indietro non si torna, l’ente Provincia ha chiuso e, per le eventuali questioni rimaste in sospeso, molto probabilmente toccherà ora a Simonetti decidere il da farsi accettando o meno la consulenza degli ex consiglieri.