LECCO – “I dati pubblicati dall’osservatorio provinciale dei rifiuti sono totalmente insoddisfacenti per la città di Lecco e richiedono un profondo ripensamento della strategia di gestione del ciclo dei rifiuti”, dopo la pubblicazione dei dati sulla raccolta rifiuti in provincia di Lecco, il Movimento 5 Stelle lecchese vuole dire la sua.
I grillini lecchesi ritengono che “la via da percorrere non siano le sanzioni, quanto piuttosto gli incentivi, anche economici, ai comportamenti virtuosi, partendo da come si struttura il servizio e la tariffa annessa”.
“Pochi giorni or sono abbiamo accolto con piacere la notizia che a Lecco la tassa sui rifiuti ci costerà un po’ meno – spiegano i rappresentanti del M5s – è sicuramente una notizia positiva, ma analizzando il capitolato si evince che nella sostanza si cela anche un sostanzioso taglio del servizio che a regime vedrebbe ridursi da tre a due i ritiri della frazione umida, con conseguente notevole disagio per gli utenti nel periodo estivo quando le elevate temperature accelerano il processo di decomposizione del rifiuto organico, oltre alla riduzione ad un solo passaggio (anziché due) del giro di raccolta del sacco indifferenziato (trasparente) e ad una riduzione di passaggi di pulizia manuale e svuotamento dei cestini nelle vie dei quartieri”.
“La direzione presa dalla giunta è quella sbagliata e sicuramente non incoraggerà i comportamenti virtuosi e le buone pratiche – continuano – si è preferito optare per il taglio del servizio e per una modesta riduzione dei coefficienti tariffari, confermando la scelta del metodo “presuntivo” legato ai metri quadri ed al numero di abitanti, anziché passare al metodo “corrispettivo” mediante tariffazione puntuale basato sull’effettiva quantità di rifiuti prodotti, premiando così i comportamenti virtuosi dei cittadini”.
“Non sono i metri quadri a produrre i rifiuti, bensì i comportamenti e le abitudini dei cittadini”, secondo il M5s sarebbe questo il discrimine su cui operare e la direzione giusta in cui andare, a loro parere, dovrebbe essere quella della “raccolta puntuale”.
“Nel gennaio di quest’anno abbiamo protocollato un’istanza presso il Comune di Lecco con la quale chiedevamo che si sperimentasse la tariffazione puntuale in alcuni rioni della città – spiegano i Cinque Stelle – Accogliamo oggi con piacere le parole dell’assessore provinciale Signorelli il quale giustamente sostiene che bisognerebbe pensare alla “raccolta puntuale”, ovvero far pagare di più a chi meno differenzia e a chi produce più indifferenziato”.
La tariffazione puntuale, come sottolineato dal M5S lecchese, è in vigore in numerosi comuni italiani ed in decine di comuni lombardi. Oltre un decennio di applicazione dimostra in maniera incontrovertibile che favorisce un incremento della percentuale di raccolta differenziata ed una contestuale diminuzione dei rifiuti complessivamente prodotti apportando benefici economici che si concretizzano in minori costi di gestione del servizio e quindi in una minore tassazione a carico dei cittadini. Senza contare i benefici in tema di salute ottenendo una riduzione dei rifiuti inceneriti.
“Dove si applica – spiegano i grillini – la tariffazione puntuale abbiamo tariffe domestiche inferiori del 35-40% rispetto alla media nazionale e costi del servizio inferiori del 50% rispetto al dato nazionale e del 35% rispetto a quello nord italiano. Esaminando le serie storiche degli ultimi dieci anni riguardanti l’evoluzione della media delle tariffe rifiuti in Italia registriamo aumenti complessivi del 56,92%, mentre dove si applica la tariffazione puntuale gli aumenti in 10 anni sono stati complessivamente del 8,51%, al di sotto anche della aumento dell’indice dei prezzi al consumo Istat che è stato del 22,47%. Il sistema della tariffazione puntuale ha anche un vantaggio legato alla sua trasparenza, il cittadino infatti ha la sicurezza di pagare solo per il numero di conferimenti realmente effettuati o per i chilogrammi di rifiuti prodotti, vigilando sui processi di gestione del servizio”.
A seguito di queste osservazioni, i rappresentanti locali del movimento di Beppe Grillo hanno deciso di rivolgersi all’amministrazione cittadina per portare il loro contributo: “Chiederemo udienza in Commissione congiunta ambiente e finanze in modo da poter illustrare agli assessori competenti ed ai consiglieri comunali le peculiarità della tariffazione puntuale, le sue modalità di applicazione oltre ai vantaggi economici per le tasche dei cittadini”.
“Abbattere la produzione di rifiuti ed al contempo aumentare la percentuale di raccolta differenziata mediante l’adozione di buone pratiche ed incentivi, sono obiettivi a portata di mano visti gli insoddisfacenti livelli di raccolta differenziata finora raggiunti, che vedono Lecco attestarsi ad un “misero” 54,9%, addirittura in decremento rispetto al già deludente anno precedente e ben lontano dai livelli minimi richiesti dalla legge, che vedevano nel 65% l’obiettivo minimo da raggiungere entro il 2012 – concludono – e non dimentichiamo che non differenziare equivale ad incenerire ed incenerire equivale ad inquinare”.