LECCO- “Finora ho assistito ad una campagna elettorale seria, aperta, a volte spigolosa, ma soprattutto corretta. Ho partecipato a diversi incontri-confronti tra i candidati sindaci, in diversi contesti, ma sempre ho potuto constatare il rispetto che tutti i contendenti hanno avuto nei confronti degli “avversari”.
Ovviamente, come si conviene in tutte le competizioni che si possono chiamare tali, in politica come in altri campi, ciascun candidato ha presentato la propria visione di quello che non è stato fatto dall’amministrazione uscente e di quello che si accingerà a fare qualora dovesse ricevere l’incarico di governare la città per i prossimi cinque anni.
Da consigliere comunale della maggioranza uscente non tutte le opinioni che ho ascoltato mi trovano d’accordo, a partire da quelle di chi dice che non è stato fatto nulla su temi come le opere pubbliche e la valorizzazione del territorio e delle proprie risorse. Credo invece che l’aver consegnato alla città il nuovo PGT (Piano di Governo del Territorio) sia la più grande opera pubblica che questa amministrazione potesse fare per la città. Il PGT non è e non può essere considerato solo uno strumento urbanistico, ma è l’insieme di diversi documenti (Piano dei servizi e dei sottoservizi, Piano delle regole) che più complessivamente sono in grado di rendere possibile lo sviluppo industriale, commerciale, turistico, sportivo, culturale e sociale di una comunità.
In esso troviamo le condizioni per poter programmare e realizzare tutti i servizi di cui i cittadini di Lecco hanno bisogno (parcheggi, spazi verdi, spazi per l’aggregazione di famiglie e giovani, etc.); in esso troviamo le regole per rendere sostenibile lo sviluppo edilizio della città con una particolare attenzione verso l’edilizia residenziale pubblica per le categorie deboli, per salvaguardare la fascia pedemontana con le sue aree agricole e le aree produttive a tutela dell’occupazione industriale; in esso troviamo gli incentivi per lo sviluppo delle attività commerciali e ricettive legate al turismo con la possibilità di ampliare le strutture esistenti e di crearne di nuove all’interno degli ATU (Ambiti di Trasformazione Urbana).
Tanto altro poi è stato realizzato da questa amministrazione in diversi campi come i servizi, la legalità, la coesione sociale, la cultura, come ho già avuto modo di fare in altri miei interventi. Il bilancio che mi sento di fare al termine di questa consiliatura è senza dubbio positivo, alla luce anche del contesto economico e sociale in cui si è svolta, e alla luce del tanto e buon lavoro svolto sono convinto che nei prossimi cinque anni si potrà portare a termine le tante azioni che sono state avviate. Concludo tornando a malincuore alla campagna elettorale in corso, apprezzabile nei toni e nei modi, per registrare una nota “stonata”, unica voce decisamente fuori dal coro (in negativo).
Ho visto in città dei manifesti di una lista che sostiene un candidato sindaco che ritraggono l’attuale Sindaco di Lecco in abiti stile marinaro o, peggio ancora, con il naso alla “pinocchio”. Sono convinto che gli esperti di comunicazione e di “campagne elettorali” di quella lista sarebbero stati in grado di trovare altre forme altrettanto efficaci per trasmettere il messaggio che volevano comunicare – che ovviamente non condivido – ed invece hanno voluto ridicolizzare un avversario politico che si è sempre dimostrato corretto e rispettoso di tutti. Credo che questa squallida caduta di stile debba essere stigmatizzata e mi auguro che il candidato sindaco sostenuto da quella lista trovi il modo di prendere le distanze da questo modo poco elegante e stucchevole di fare politica. Ne gioverebbe anche la sua persona e la sua campagna elettorale.
Giorgio Gualzetti
Appello per Lecco