La Steppo fa sognare con le sue imprese ad alta quota in MTB

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LECCO – Ancora una volta la Steppo, al secolo Stefania Valsecchi, ha radunato amici e tanti curiosi per raccontare attraverso alcuni video e la sua proverbiale grinta le recenti avventure che l’hanno vista tra l’altro trionfare alla Himalayan Highest MTB Race (vedi articolo) poco prima di rompersi sfortunatamente la caviglia sui monti di casa (vedi articolo).

 

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E così, martedì, presso la sede dei Gamma UOEI si è radunato un folto pubblico che, dopo gli onori di casa da parte di Roberto Chiappa, ha seguito con passione i racconti della Steppo. Un successo e una soddisfazione da parte di tutti i presenti che hanno più volte interrotto la protagonista della serata con lunghi applausi. Presenti per l’Amministrazione comunale in rappresentanza del sindaco di Lecco è intervenuto il consigliere Gianluca Corti; presente in sala anche un’altra campionessa al femminile Daniela Gilardi.

 

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Lasciamo ora trasparire la gioia dalle parole che proprio la Steppo ha voluto dedicare dopo la serata.
(Segue una galleria fotografica).

“Un grazie di cuore al gruppo GAMMA-UOEI che ieri sera (martedì 9 febbraio) mi ha ospitato nella sua sede straripante di amici per rivivere le emozioni delle vittorie e dei viaggi in cima al mondo. A me piace immensamente quando i vari gruppi (non solo sportivi) e le scuole mi invitano per le mie proiezioni: entro in trepidazione come i bimbi la Notte di Natale perché sono sempre momenti di festa, carichi di energia ed emozioni dove, concedetemi di dirlo, il cuore torna a cantare! Non lo dico io, ma è quanto mi sento dire al termine dei miei filmati, anche dai bambini, e non c’è risposta più importante e bella di questa per me. Ciò che mi preme infatti non è far vedere le conquiste sportive raggiunte; non mi interessano le performance. Ciò che conta veramente è esprimere tutta la possibilità enorme che abita in ciascuno di noi, tutto il bello di cui siamo costituiti, il positivo che quando emerge porta entusiasmo e grandi frutti. Troppo spesso siamo sconsolati e appiattiti dalle circostanze, perciò son felice quando mi danno la possibilità di dire e mostrare che fatiche, difficoltà, stanchezza non devono mai avere l’ultima parola su di noi. Ve lo dice una che ha nel proprio corpo 6 brutte fratture, lo spostamento di una vertebra cervicale e 156 punti di sutura in una gamba spolpata che 34 anni fa rischiava di essere amputata e per la quale la diagnosi fu di zoppia a vita. Insomma una Caporetto, no?! E questi sono solo gli infortuni fisici, ma come tutti nella vita ci sono anche batoste morali. E se mi fossi fermata subendo i verdetti?! Se avessi lasciato che a condizionare la mia vita fossero solo queste negatività? Ma no, mai arrendersi; ogni volta ri- tirarsi in piedi. Perché è vero che non possiamo scegliere né controllare gli eventi che ci accadono, ma possiamo scegliere come viverli ! Con mia grande sorpresa ho cominciato a vincere medaglie mondiali a salire sul primo gradino del podio in Mongolia, in Himalaya, in Finlandia e anche in Italia, a 43 anni suonati perché solo allora ho cominciato a credere in me e ad avere la convinzione che ogni giorni possono accadere cose straordinarie, ma bisogna alzare lo sguardo e iniziare ad operare perché ciò avvenga! E pensate che a 18 anni quando tentati di entrare all’ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica), non ottenni la sufficienza in alcuna delle prove pratiche necessarie all’ammissione! Oh amici: NE-SSU-NA! Anzi il presidente della commissione esaminatrice fu implacabile con me davanti a tutti gli altri professori e con sogghigno sarcastico, occhialetti metallici sulla punta del naso e sguardo ampolloso che spuntava lì sopra, volle umiliarmi dicendo: ”Signorina, eheh, che è venuta a fare? Cosa c’entra lei con lo sport, eheh? Guardi, mi creda, faccia altro perché lei proprio non ha alcuna attitudine sportiva.” Secco! Ma come cambiano invece le cose se non ci si lascia condizionare, perché poi io all’ISEF ci son tornata e dall’altra parte della cattedra, a mostrare come si vincono le gare e a parlare di motivazione a giovanotti palestrati e professori pelati-panciuti. Lecchesi! Siamo gente tosta: muscolosa di montagna, sgamata di lago, temprata nella metallurgia. Il nostro destino è come il vento che a volte imperversa, ma possiamo sempre orientare le vele e cavalcarlo al meglio!”.

Il prossimo appuntamento di proiezioni si terrà ancora a Lecco, martedì 16 febbraio, nella sede della Fiab-Leccociclabile.