RUBRICA – Ciao a tutti e ben ritrovati, all’indomani di una gustosa “Cena Didattica” svoltasi all’Osteria “Filet” a Lecco rione Castello, atto finale di una serie di degustazioni che hanno avuto come principali protagonisti i salumi ed i formaggi selezionati dal titolare Christian Butti, prendo spunto da un ottimo Montecucco riserva 2013 abbinato ad un’altrettanto buono pecorino maremmano per parlavi dei vini di questo territorio.
La Maremma Grossetana è senza dubbio la zona vitivinicola della Toscana che in questi ultimi anni è stata maggiormente valorizzata grazie a notevoli investimenti fatti in vigna ed in cantina per migliorare la qualità generale dei vini, un tempo piuttosto mediocri.
La stessa cosa era avvenuta un paio di decenni prima nella zona più a Nord , quella di Bolgheri per intenderci, dove si è scelto di dare un carattere più internazionale ai vini impiantando quasi esclusivamente i vari Cabernet, Merlot, Syrah e Petit Verdot, a volte utilizzati in “purezza” ma prevalentemente in “uvaggio”.
In Maremma sembra invece che si stia valorizzando soprattutto l’uva autoctona toscana per eccellenza: il sangiovese.
Con questa uva, ed eventuali aggiunte di uve locali come il cigliegiolo, il canaiolo nero o il colorino, si producono vini già celebrati e famosi come il Morellino di Scansano DOCG, ed altri meno conosciuti ma altrettanto buoni e tipici come il Montecucco, il Sovana o il Monteregio di Massa Marittima.
Non saranno vini che hanno lo stesso prestigio dei vari Brunelli, Chianti Classici o, più recentemente, dei Bolgheri ma da cultore del vino e da operatore devo proprio dire che sto assaggiando dei vini davvero molto buoni e molto convenienti.
Non sono lontanissimi i tempi in cui questi vini , ripeto spesso mediocri, non li beveva nessuno, e ricordo perfettamente che rimasi esterrefatto quando l’indimenticato Lino Cattaneo del Ristorante Nicolin mi fece assaggiare il Morellino “Poggio Valente” di Fattoria Le Pupille, sicuramente un vino ed un’azienda che hanno fatto da apripista a tutto un movimento di produttori maremmani ed anche a diverse aziende del settore (anche di altre regioni) che hanno intuìto convenienza e margine di miglioramento per i vini di questi territori.
Per quanto concerne i prodotti recentemente degustati posso citare alcuni ottimi Morellino di Scansano con un costo sotto i 10 euro come quelli di Terenzi, “Lohsa” di Poliziano, “Mentore” di Mantellassi,
Alberese, Ten Folonari e Val delle Rose.
Tra le riserve da segnalare “Capatosta” di Poggio Argentiera, “Madrechiesa” di Terenzi e “Barbicato di Alberese.
Per quanto concerne il Montecucco, territorio un po’ più all’interno rispetto al Mar Tirreno, l’azienda leader è con ogni probabilità
Colle Massari che produce questo vino in almeno cinque versioni, partendo da un dignitosissimo vino quotidiano per il quale spendi poco più 5 euro fino alla riserva “Poggio Lombrone”, che di euro ne vuole almeno 30, però li vale tutti. Altri assaggi interessanti per le Tenute di Porrona dei Folonari, Villa Patrizia e Salustri.
Un tantino più limitati gli assaggi di Sovana e Monteregio per i quali le citazioni si limitano al Sovana Superiore di Sassotondo, molto buono, e al Monteregio di Morisfarms, piacevole.
A conferma che questi territori sono in continua crescita è stata istituita recentemente la DOC Maremma Toscana, ho anche cominciato ad assaggiare qualche vinello interessante come ad esempio il Cigliegiolo in purezza di Val delle Rose ed anche alcuni vini bianchi per lo più ottenuti col Vermentino.
I suggerimenti enogastronomici vanno distinti per tipologia di prodotto, i vini giovani equilibrati sono abbastanza versatili e li si può abbinare anche a piatti saporiti della cucina marinara locale come il “caciucco” o le triglie alla livornese, a primi piatti saporiti o carni alla griglia. Le riserve non temono il confronto con gli altri grandi vini toscani , ci metterei anche una classica “fiorentina” ma per stare in Maremma meglio uno stufato di cinghiale o uno di quegli straordinari pecorini che solitamente trovo su dall’amico Christian nel negozio adiacente l’Osteria Filet.
Assaggiare per credere
Roberto Beccaria
ARTICOLI PRECEDENTI
27 aprile – L’Italia nel Bicchiere. Vin Nobile di Montepulciano: mostro sacro del vino italiano
11 aprile – L’Italia nel bicchiere. “Pas Dosè”, lo spumante che piace sempre più
11 marzo – L’Italia nel bicchiere. Il Nero d’Avola: un vino da scoprire
2016
12 dicembre – “L’Italia nel bicchiere”. Natale a tavola: ecco quali vini scegliere
15 novembre – L’Italia nel bicchiere. Il mondo degli “uvaggi” e le sue eccellenze
18 ottobre – L’Italia nel bicchiere. I vini dell’Etna, un’eruzione di bontà
26 settembre – “L’Italia nel bicchiere”. Lagrein, dall’Alto Adige un “Signor” rosso
7 settembre – L’Italia nel bicchiere. Una carrellata di vini bianchi italiani tutti da scoprire
13 agosto – L’Italia nel bicchiere. Grigliata di Ferragosto? Ecco che vini abbinare
18 luglio – L’Italia nel bicchiere. Un vino per l’estate? Il Lugana
28 giugno – “L’Italia nel bicchiere”. Al Griso con Popo Mojoli per un viaggio (di)vino
7 giugno – L’Italia nel bicchiere. Un’escursione tra i vini della Valtellina
21 maggio – “L’Italia nel Bicchiere”. Oggi si stappa il Sauvignon blanc
22 aprile – “L’Italia nel bicchiere”. I bianchi della Valle Isarco
1 aprile – L’Italia nel bicchiere. Merlot: uva straordinaria e internazionale
15 marzo – L’Italia nel bicchiere. Alla scoperta dei vini di Sardegna
17 febbraio – L’Italia nel Bicchere. Spazio ai vini rossi frizzanti!
20 gennaio – L’Italia nel bicchiere. L’Aglianico, il “Nebbiolo del Sud”
4 gennaio – “L’Italia nel bicchiere”. Il Moscato d’Asti a fermentazione naturale
2015
9 dicembre – Feste vicine, qualche suggerimento “da bere”
5 novembre – L’Italia nel bicchiere. Alla scoperta dell’ottimo Montepulciano
16 ottobre – L’Italia nel Bicchiere. Vitigni e vini del meraviglioso Friuli
30 settembre – L’Italia nel bicchiere. Meglio l’Amarone o lo Sfurzat?
15 settembre – L’Italia nel bicchiere. Un viaggio tra i Supertuscans
2 settembre – L’Italia nel bicchiere. Scopriamo lo Chardonnay: l’uva più coltivata al modo
30 luglio – “L’Italia nel bicchiere”. Scopriamo gli abbinamenti vino – formaggio
17 giugno – “L’Italia nel bicchiere”. “Garganega: un gioiello di uva”
3 giugno – L’italia nel Bicchiere. Spezziamo una lancia a favore dei Rosati
24 maggio – L’italia nel Bicchiere. Viaggio tra i vini bianchi dell’Alto Adige
9 maggio – L’Italia nel bicchiere. Viaggio in Toscana alla scoperta del Chianti
21 aprile – “L’Italia nel bicchiere”. Parliamo di Barbera o, meglio, de’ La Barbera
1 aprile – L’Italia nel bicchiere. il Primitivo e il Negroamaro
26 marzo – L’Italia nel bicchiere. “Bollicine” italiane
24 febbraio – Viaggio nel mondo dei Passiti
13 febbraio – Il riscatto dei “Vitigni Poveri”
27 gennaio – Oggi con Roberto Beccaria parliamo del Nebbiolo
16 gennaio – Vino protagonista. “L’Italia nel bicchiere”, nuova rubrica di Roberto Beccaria