LECCO -Riceviamo e pubblichiamo.
“La Tassa sui passi carrai tolta dal Comune di Lecco non solo è una decisione ingiusta ma è pure antieconomico per i lecchesi nel loro insieme. Uno spot sfruttando chi si fa ingannare dai vetrini colorati. Se si guardasse l’insieme, il quadro generale e non solo il particolare, le cose non sono così positive. Togliere la Tassa sui Passi carrai è stata una decisione ingiusta perché è un beneficio per alcuni – chi prima pagava – e un danno a tutti gli altri lecchesi – quelli che non hanno un passo carraio – e non beneficiano del servizio.
La Tassa, infatti, non era null’altro che riconoscere un contributo economico alla collettività al fine di poter usufruire, per esclusivi interessi privati – il libero accesso al passo carraio – di uno spazio di tutti, sottratto all’uso comune e pubblico.Una piccola tassa per compensare la sottrazione di suolo pubblico.
E’ poi palesemente sotto gli occhi di ognuno, quotidianamente, che, dove non normato dal Passo carraio, l’ingresso delle abitazioni – vale anche per i negozi – è occupato, invaso, da parcheggi pubblici, gratuiti, a disco, a ticket, rendendo, nei fatti, non agevole – e senz’altro non libero – l’accesso al proprio ingresso.
Se pensiamo poi che il Comune ha aumentato, due volte, il biglietto dei bus e aumenterà Imu/Irpef addirittura più di quanto obbligato dallo Stato, questo spot di togliere la Tassa dei Passi carrai è molto fumo.
Forse al posto di regalare 20 euro ad ognuno dei beneficiari di un passo carraio – che continuano a mantenere il privilegio gratis – si potevano usare questi soldi, pochi o tanti che fossero, per iniziare ad abbattere almeno un poco le barriere architettoniche per i disabili. Loro, ad oggi, non hanno diritto a nessun passo carraio che gli aiuti a trovar libera e sicura la strada”.
Leopoldo Ranieri