L’incontro ha affrontato il tema del tragico delitto in cui un ragazzo ha ucciso i genitori e il fratello
Mario Dupuis è fondatore della comunità Ca’ Edimar di Padova
LECCO – A circa tre settimane dal tragico delitto di Paderno Dugnano, in cui un ragazzo di 17 anni ha ucciso i genitori e il fratello di 12 anni, le scuole di Rancio hanno organizzato un incontro con Mario Dupuis, fondatore della comunità Ca’ Edimar di Padova. Questo dialogo mira a trasformare il dolore in speranza, cercando di dare un senso a quanto accaduto. L’obiettivo non è tanto focalizzarsi sul delitto in sé, ma esplorare come affrontare l’educazione in relazione a questi eventi. Le scuole “Pietro Scola”, “Kolbe” e il liceo “Leopardi” si impegnano in questo importante percorso.
Nella serata di martedì 17 settembre, si è svolto un incontro aperto ai genitori nell’aula magna del complesso scolastico, con la partecipazione di Mario Dupuis. Dupuis ha scritto una lettera a Riccardo, il 17enne al centro dell’attenzione mediatica per il delitto. Ha espresso il desiderio “di fargli compagnia”, sottolineando che “ognuno di noi è un mistero ed è un bene superiore al male che può compiere”. Con questo messaggio di speranza, ha cercato di raggiungerlo in carcere.
Di fronte alla domanda posta dalle presidi Marta Frizzi, Diletta Gallucci e Paola Perossi su cosa questi eventi chiedano agli educatori, docenti e genitori, Dupuis ha risposto: “Dobbiamo aiutare un ragazzo a riscoprire la parte autentica di sé stesso, che ancora non riconosce. L’educatore è colui che custodisce la bellezza della vita di ogni individuo. Il compito di un adulto è attendere un ragazzo, anche quando mette alla prova la sua libertà. Se ti chiude la porta, entra dalla finestra; se ti butta fuori, entra dal tetto; se chiude il tetto, riprova dalla cantina. L’attesa della mossa di libertà di un ragazzo deve sempre essere accompagnata da un giudizio carico di speranza e da una proposta di Bene.”
Infine, rispondendo ai genitori che chiedevano come affrontare la libertà dei propri figli quando scelgono strade diverse dalle proprie aspettative, Dupuis ha affermato: “È naturale che un genitore abbia un proprio disegno di bene. Tuttavia, la questione cruciale è passare dal ‘voler bene’ al volere il bene del proprio figlio. Il bene di tuo figlio non è sotto il tuo controllo, è un percorso sconosciuto. È fondamentale mettersi in ascolto e in attesa, certi del destino positivo che attende ciascuno di noi.”