A Ballabio arrivano cartelli stradali col nome anche in dialetto

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BALLABIO – A breve verranno collocati a Ballabio, come avvenuto in altri comuni del Lecchese e di varie nazioni d’Europa, i cartelli marroni di inizio del territorio comunale con il nome del paese anche in lingua locale.

“Questa scelta – afferma Alessandra Consonni – è un atto doveroso, apartitico e d’amore. E di buona amministrazione”.

“Il dovere, perlomeno morale, di prendere questa decisione consegue – spiega il sindaco – dalla realizzazione di un altro punto del programma elettorale di Nuovo Slancio per Ballabio, prescelto dai cittadini alle ultime comunali, che esplicitamente parla di cartelli stradali con il nome del paese in lingua locale. Ma questa scelta deriva anche dallo spirito dello Statuto comunale di Ballabio, approvato da precedenti amministrazioni, il quale sancisce che il Comune opera, persino nell’istruzione pubblica, ‘favorendo la conservazione dell’idioma locale, per non perdere quel patrimonio di valori morali e culturali che hanno fatto la storia della comunità ballabiese’. I cartelli marroni di inizio del territorio comunale, d’altra parte, sono previsti dal Codice della Strada. A Ballabio mancavano e ora verranno collocati. Abbiamo semplicemente deciso che il nome del paese, oltre che in italiano, verrà scritto anche nell’idioma locale, come gesto d’amore e di riguardo verso la nostra comunità”.

Il sindaco sottolinea la valenza “apartitica”. “Amare un paese – spiega – non significa solo, come abbiamo fatto, renderlo più vivace e partecipe con la musica e gli orari più lunghi per le manifestazioni, riqualificare alcune vie pedonali, valorizzare i sentieri, renderlo più sicuro, aumentare di oltre il 30% la spesa per il sociale, trovare i fondi per realizzare a breve nuove strutture per i giovani e per il turismo, farlo primeggiare nell’ecologia… il tutto mantenendo sempre la promessa di non aumentare tasse e tariffe comunali. Per noi significa anche conservare e rispettare le tradizioni, a cominciare dalla lingua locale. Le espressioni di felicitazione e consenso che, a questa notizia, mi hanno manifestato tanti cittadini di vario orientamento, anche sulla mia pagina social, testimoniano che la cultura locale non è monopolio di un partito ma è un patrimonio popolare, come insegnano anche artisti dialettali quali Van De Sfroos, apprezzato da tutti”.

Il tutto, con un occhio sempre attento al portafoglio: “Il costo di poco più di 200 euro a cartello stradale – conclude il sindaco – è abbastanza modesto: alla fine è stata ridotta di circa due terzi la spesa rispetto al primo preventivo. Farebbe sorridere considerare questa una grande spesa, magari dimenticandosi di sottolineare l’amministrazione virtuosa di questa amministrazione comunale. Ovviamente ‘l’esborso’ di 200 euro a cartellone, non peserà sulla nostra promessa di sempre e per sempre: amministrare con profitto al fine di non aumentare mai e poi mai tasse e tariffe comunali ai cittadini!”.