Abbadia festeggia i bimbi nel primo anniversario del loro battesimo

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Il parroco don Vittorio Bianchi durante la celebrazione di domenica 10 gennaio ad Abbadia Lariana.
Il parroco don Vittorio Bianchi durante la celebrazione di domenica 10 gennaio ad Abbadia Lariana.

 

ABBADIA LARIANA – E’ la domenica della solennità del Battesimo del Signore, ma è anche la domenica in cui ciascuno è chiamato a fare memoria del proprio battesimo. E’ dunque una domenica di festa per ogni cristiano, con l’esplicito invito della liturgia a testimoniare la propria fede e a rendere grazie a Dio per i doni ricevuti.

Ad Abbadia Lariana quella odierna è stata in particolare la festa dei 25 bambini che nel corso del 2015 hanno ricevuto in parrocchia il sacramento del battesimo, i cui nomi sono stati ricordati nella chiesa di San Lorenzo a inizio cerimonia: Pietro Fistolera, Maya Viganò, Marta Gianola, Martina Giffone, Giada Quattrocchi, Ginevra Francesca Carla Riva, Leonardo Gamba, Bianca Elsa Scalmani, Diego Alejandro Gavilanes Rios, Andrea Orto, Micol Triscari, Leonardo Pezzolla, Samuele Bellani, Simone Cameroni, Giovanni Morganti, Caterina Micheli, Liam Natali, Frederic Leyser, Anna Valerio Laria, Gaia Loss, Laura Milani, Matteo Salice, Leonardo Meschi, Edoardo Maggioni e Ercole Cassarà.

Subito dopo sono stati portati all’altare i segni del battesimo: il sacro crisma consacrato dal vescovo durante la celebrazione del Giovedì santo, la veste bianca “segno della dignità di vivere il nostro essere di Cristo”, il cero e infine l’acqua, simbolo del battesimo e della purificazione, oltre che della liberazione dalla schiavitù “per far nascere il nuovo popolo dei battezzati”.

Abbadia-Lariana_anniversari-battesimo (16)Ciascun genitore è stato quindi invitato dal parroco, don Vittorio Bianchi, a tracciare sulla fronte del proprio bimbo il segno della croce. “Così facendo – ha spiegato il sacerdote – facciamo memoria dei due misteri principali della fede battesimale: la Santissima trinità e l’incarnazione, passione, morte e risurrezione di Gesù”.

All’omelìa don Vittorio è tornato sull’importanza di professare la fede e di testimoniarla. “Ricevendo il battesimo da Giovanni – ha detto il parroco – Gesù ha fatto propria la speranza della gente e quel suo gesto è anche per noi, che essendo stati a nostra volta battezzati siamo rivestiti della luce di Cristo e rinati a una vita nuova”.

“Questi vostri bambini – ha aggiunto il sacerdote rivolgendosi direttamente ai genitori – annunciano per nostro tramite la salvezza e il Vangelo. Ma non dimenticate che loro hanno bisogno del buon esempio e della testimonianza che soltanto una comunità di battezzati può dare, perché proprio il battesimo è l’annuncio di un Dio che ama tutti gli uomini”.

Dopo il rinnovo delle promesse battesimali, alla preghiera dei fedeli una catechista è stata affiancata nella lettura delle invocazioni da un genitore e dalla propria figlia. Significativa, dopo la Comunione, la preghiera recitata dapprima da un padre, poi da una madre e successivamente insieme da entrambi i genitori.

“Signore – recitava il testo della preghiera letta dal padre – talvolta ho paura del peso che sento nel “tirar su” questi ragazzi che mi hai affidato, perché nel nostro tempo, pieno di confusione e di possibilità, è sempre più difficile educare”.

E la mamma ha detto: “So che farò degli errori, che verrò meno ai miei impegni, che la mia forza e la mia pazienza non saranno sufficienti, che prenderò decisioni sbagliate e che in certi momenti il mio amore diventerà debole”.

E ancora il papà ha aggiunto: “Intorno a me vedo genitori che combattono con lo stesso peso, impauriti allo stesso modo, che tentano di fare del loro meglio leggendo, ascoltando e stando sempre più vicini ai loro ragazzi”.

A ogni preghiera è seguita l’invocazione “Aiutaci, o Signore” da parte della comunità dei fedeli. Quindi, alla fine della celebrazione eucaristica, don Vittorio ha donato ai genitori di ogni bimbo battezzato nel 2015 una riproduzione della Sacra famiglia e una pergamena a ricordo della suggestiva cerimonia.