Artiglieria a cavallo ‘cittadina onoraria’

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Nella  mattinata di sabato la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Lecco al Reggimento Artiglieria a Cavallo. Nel campo da rugby del Centro Sportivo Bione è andata in scena la manifestazione che rientra nelle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Sono state qualche centinaia le persone che hanno assistito alla parata militare, ma anche e soprattutto al carosello a cavallo e al lancio dei paracadutisti da una altezza di circa 1200 metri, con atterraggio proprio sul campo dell’Unicalce Rugby Lecco.

Presenti il sindaco di Lecco Virgino Brivio e il Prefetto Marco Valentini, che hanno lodato il reggimento per l’impegno nel portare la bandiera italiana nel mondo, ma anche per l’aiuto che dà in patria,  come l’operazione strade sicure a Milano o l’attuazione dell’ippoterapia con i bambini disabili, cosa che nel nostro paese ha iniziato proprio il reggimento. Consegnando l’onorificenza al Colonnello Valentino De Simone, il reggimento aggiunge Lecco tra i comuni in cui ha la cittadinanza, tra cui ricordiamo Milano, Verona, Biella, Goito, Venaria Reale e Piedicavallo.

Nel corso della mattinata, c’è stato spazio anche per un momento più toccante, nel quale Giuseppe Faccinetto, medaglia d’argento decorato sul fronte nord occidentale africano nella Seconda Guerra mondiale, ha letto la preghiera dell’artigliere.
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Discorso del Sindaco Virginio Brivio

Conferimento della cittadinanza onoraria di Lecco al Reggimento artiglieria a Cavallo

Lecco, 7 maggio 2011

Grazie a tutti e un saluto cordiale alle autorità civili e militari presenti, al signor Prefetto, alle associazioni combattentistiche e d’arma, al corpo musicale e a tutti i cittadini presenti così numerosi. Grazie agli organizzatori e tutti coloro che hanno reso possibile  questa giornata, in modo particolare Assoarma e il Generale Campa.

Un grazie e un caloroso benvenuto al Reggimento artiglieria a Cavallo, al quale il Consiglio comunale di Lecco ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria in questa bellissima cerimonia.

Questo è un anno particolare, che il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, insieme a tutte le altre istituzioni, ha voluto fortemente dedicare alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Si tratta di un momento intenso e sentito per tutta la comunità nazionale, occasione grazie alla quale stiamo riscoprendo motivazioni e forza per affrontare – con rinnovato spirito collettivo – i difficili momenti di crisi economica e politica, e anche internazionale, che l’Italia sta attraversando ormai da troppo tempo.

Questi festeggiamenti stanno davvero risvegliando in tutti noi un forte senso di identità e solidarietà nazionale che, oltre ogni retorica, tengono unito il nostro straordinario Paese, così pieno di contraddizioni, ma anche di potenzialità e ricchezze.

Durante questi mesi abbiamo visto a Lecco un grande fermento:  scuole, associazioni, enti locali, forze politiche e sociali, comitati, mondo dell’economia e istituzioni del territorio lecchese hanno lavorato e stanno lavorando insieme per organizzare iniziative e momenti di approfondimento storico-culturale.

È questo il senso dell’unità: riscoprire – di fronte ai momenti di incertezza – il valore e l’importanza dello “stare insieme” e del sentirsi parte di una collettività che affronta i problemi restando unita e non lasciando indietro nessuno. Lo ripeto, non lasciando indietro nessuno.

Anche per queste ragioni la Città di Lecco ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria non a una singola personalità, ma a un insieme di persone.

Il Reggimento artiglieria a Cavallo ha fatto dello “spirito di corpo” un tratto distintivo della propria esperienza, fondandosi sull’idea di collettività di persone che agiscono e – se necessario – si sacrificano insieme.

La storia del Reggimento – oggi composto da personale volontario di stanza a Milano – è ricca di episodi di abnegazione collettiva. Nel corso dei decenni, il corpo ha dato sempre prova di coraggio e abilità, partecipando valorosamente a tutte le campagne risorgimentali e poi nella campagna di Libia e ancora sul fronte russo durate la Seconda Guerra Mondiale. Il suo stendardo è il simbolo di questo impegno corale, decora con una Medaglia d’Oro, cinque Medaglie d’Argento e una Medaglia di Bronzo al Valor Militare e una Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica. Il Reggimento è stato infatti un precursore dell’ippoterapia, con l’utilizzo dei cavalli con i disabili.

Questo è un anno particolare anche per il Reggimento, che celebra il 180° anniversario della fondazione delle Batterie a Cavallo, segnato anche da un velo di tristezza per la recente scomparsa del Generale Alberto Li Gobbi, tornato alla casa del Padre. Il Generale Li Gobbi è stato senza dubbio una figura esemplare per il Reggimento, di cui è stato il 40° comandante.

La cittadinanza onoraria di Lecco che oggi conferiamo, non vuole naturalmente limitarsi a ricordare gli aspetti bellici delle vicende legate al Reggimento, ma vuole celebrare tutti coloro che, nel corso della storia – e ancora oggi – rendono concreto il valore dell’unità e dell’essere comunità di persone.

Con questo spirito Lecco si unisce anche agli altri Comuni italiani – Milano, Verona, Biella, Goito, Venaria Reale e Piedicavallo – che già in passato hanno voluto conferire la cittadinanza onoraria al Reggimento.

Oggi, dunque, anche a Lecco trova compimento il profondo radicamento di questo corpo militare con la terra lombarda, che nei paesaggi e nell’impegno civile e imprenditoriale lecchese trova una significativa espressione.

Viva il Reggimento artiglieria a Cavallo! Viva l’Unità d’Italia! Viva Lecco!
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Qui la galleria fotografica gentilmente concessa da Giacomo Perucchini

Dello stesso autore la foto di apertura del servizio, qui riportata.