Calo vaccinazioni, allarme dal Ministero. Boscagli e Perossi: “E a Lecco?”

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Paola Perossi e Filippo-Boscagli
Paola Perossi e Filippo-Boscagli

LECCO – Sempre meno bimbi vengono vaccinati in Italia, lo dice il Ministero della Salute che ha rilevato come dal 2013 si stia registrando un progressivo calo delle vaccinazioni, “con il rischio – si legge in una nota ministeriale – di focolai epidemici di grosse dimensioni per malattie attualmente sotto controllo, e addirittura di ricomparsa di malattie non più circolanti nel nostro Paese”.

E a Lecco qual è la situazione? Lo chiedono Filippo Boscagli e Paola Perossi  (NCD) in un’interrogazione rivolta al Comune affinché intervenuta presso gli Enti competenti per verificare quali siano i dati relativi alla città di Lecco in materia di vaccinazioni obbligatorie e raccomandate.

La soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per ottenere anche la cosiddetta immunità di popolazione è del 95% di cittadini vaccinati.

“Particolarmente preoccupanti – scrive il Ministero – sono i dati di copertura vaccinale per morbillo e rosolia che hanno perso addirittura 5 punti percentuali dal 2013 al 2015, passando dal 90,4% all’85,3%, incrinando anche la credibilità internazionale del nostro Paese che, impegnato dal 2003 in un Piano globale di eliminazione del morbillo dell’Ufficio regionale europeo dell’OMS, rischia di farlo fallire in quanto il presupposto per dichiarare l’eliminazione di una malattia infettiva da una regione dell’OMS è che tutti i Paesi membri siano dichiarati “liberi”.

“Vorremmo conoscere con precisione qual è la situazione sul nostro territorio, ad oggi abbiamo solo dati regionali – spiega Boscagli – e nel caso in cui si sia varcata la soglia di allarme, capire quali azioni il Comune può mettere in campo”.

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