Lecco, presentato il progetto del Museo Giancarlo Vitali

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Saranno esposte oltre 100 opere del maestro bellanese

L’inaugurazione sarà venerdì 29 novembre a Bellano

LECCO – Presentato a Lecco, nella Casa dei Costruttori, il progetto del Museo Giancarlo Vitali. Il Museo prevede l’esposizione permanente di oltre cento opere del pittore e incisore, una selezione della sua produzione di dipinti, disegni e incisioni realizzata in settant’anni di attività, che sarà esposta in una installazione permanente in Palazzo Lorla a Bellano. Il progetto del Museo Giancarlo Vitali nasce intorno alla donazione di un nucleo di opere (un centinaio di dipinti, altrettanti disegni e l’intero corpus incisorio che conta 560 fogli) da parte della famiglia Vitali al Comune di Bellano e all’Associazione ArchiViVitali ETS, che riunisce gli archivi dello stesso Giancarlo Vitali. L’inaugurazione è in programma per venerdì 29 novembre a Bellano. Proprio nel paese sul lago era stata annunciata la nascita dell’esposizione, insieme ad altre iniziative artistiche volte a convertire Bellano in un museo diffuso.

“È con grande piacere e soddisfazione che abbiamo accolto l’invito ad ospitare qui, nella nostra sede, la presentazione di un’iniziativa di grande respiro che, se da un lato contribuisce ad arricchire l’offerta culturale della provincia di Lecco, dall’altro rende permanente la possibilità di incontrare l’arte di un maestro del nostro tempo, come Giancarlo Vitali. A lui la nostra Associazione è particolarmente legata, avendo ospitato una grande mostra in occasione dell’inaugurazione della nostra sede, che oggi ospita un corpus di quasi 140 opere di grafica, esposte nei nostri ambienti”, spiega Paolo Cavallier, Direttore di Ance Lecco Sondrio.

L’idea del Museo nasce per rendere omaggio a un maestro del Novecento che ha fatto del suo luogo di nascita, Bellano, il tema portante della propria poetica figurativa, esportandola poi molto oltre i suoi confini grazie ai riconoscimenti nazionali e internazionali insieme all’idea di riqualificare alcuni spazi storici del paese che si affaccia sulle rive del Lario.

“È un onore per Bellano – afferma il sindaco Antonio Rusconi – poter presentare a Lecco, il nostro capoluogo, il nascente museo dedicato al nostro Maestro. Crediamo infatti che questo storico passo sia l’esempio più autentico del progetto di rinascita culturale che vogliamo imprimere al nostro paese e per cui abbiamo lavorato in questi anni come Comunità. In un momento in cui si parla di direzione turistica da intraprendere e di disagi causati dall’overtourism, Bellano traccia una rotta chiara, nel segno della qualità della proposta culturale e della fermezza nel voler investire sul proprio patrimonio artistico e sui propri artisti”.

“L’obiettivo – spiega l’artista Velasco Vitali – è di costituire un centro studi permanente e un laboratorio di progettazione espositiva teso al dialogo fra i linguaggi del moderno e del contemporaneo. Votato alla sperimentazione ma radicato sul territorio, il Museo si presenta come uno spazio dinamico, dove la lezione di Vitali si intreccia alle esperienze delle nuove generazioni, e dove l’incontro fra memoria passata e visione futura attiva connessioni virtuose. Punto di riferimento per gli studi sull’opera pittorica e grafica di Giancarlo Vitali, il Museo presenta mostre che gettano nuova luce sulla ricerca dell’artista, cui si accostano affondi sull’opera di autori del suo tempo, ma anche sguardi al panorama più recente in un gioco di vasi comunicanti e affinità elettive”.

Celebrato con un’ampia antologica a Palazzo Reale di Milano nel 2017, visitata da oltre 80mila persone, Giancarlo Vitali (1929-2018) è stato pittore e incisore locale, ed è proprio questa l’origine della sua universalità di artista. “Gli anticorpi maturati dentro la sua terra, seguendo null’altro che la propria vocazione, gli permettono un disincanto etico rispetto alle contraddizioni proprie dell’uomo di oggi” spiega Mario Botta.

Il Museo sorgerà al piano terra della dimora storica di Palazzo Lorla, che conserva i segni di una stratificazione millenaria ed è considerato l’anima culturale del paese, e si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione del territorio di Bellano che prende il nome di BAC (Bellano Arte Cultura): un itinerario di un chilometro e 200 metri che comprende monumenti storici, naturalistici e spazi espositivi, a partire dall’Orrido, una gola naturale che risale all’epoca glaciale, percorribile attraverso delle passerelle ancorate alla roccia all’altezza di circa 50 metri dall’alveo del Fiume Pioverna, visitato nel 2023 da 240 mila persone; la chiesa di Santa Marta che ospita il Compianto sul Cristo morto, l’imponente gruppo di otto statue in legno policromo realizzate da Giovanni Angelo Del Maino tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, restaurato ed esposto nella mostra “Il corpo e l’anima”, allestita al Louvre di Parigi e al Castello Sforzesco di Milano nel 2021. Lo spazio San Nicolao che riaprirà in settembre completamente restaurato per accogliere le mostre di arte contemporanea accanto alla raccolta permanente di sculture di Danilo Vitali, la chiesa patronale che è monumento nazionale con la facciata bicromia realizzata dai Maestri Comacini, fino al futuro Parco delle sculture e al centro dedicato all’arte contemporanea che darà nuova vita allo storico Cotonificio Cantoni” spiegano i membri del progetto.