Calolzio investe sulla mobilità elettrica, ecco la mappa delle postazioni di ricarica

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CALOLZIOCORTE – “Nei prossimi 5/10 anni è previsto un notevole incremento delle auto elettriche perciò abbiamo deciso di installare una rete di infrastrutture per la ricarica di questo tipo di veicoli”.

 

Il sindaco Marco Ghezzi ha presentato una mappa con le nuove e vecchie postazioni. In città ci sono già due postazioni su aree private, all’Iperal e all’Osteria Marascia, più altre tre che verranno installate sempre su aree private, come prevede la legge, nell’ex Brambilla di corso Europa, in zona Cantelli nell’immobiliare Celca e alla Metalrottami. Altre due, che riguardano sempre i privati, riguardano l’Immobiliare Cristalli e Gavazzi.

“Per quanto riguarda le postazioni di ricarica da istallare su aree pubbliche abbiamo pensato ad alcuni luoghi dove, ovviamente, la sosta è abbastanza lunga da consentire la ricarica – ha detto il sindaco – parcheggio centro sportivo, parcheggio corso Dante (ex centralina Arpa), parcheggio di fronte ai Carabinieri o volontari del Soccorso, Rossino zona cimitero, poliambulatorio, area interscambio, Cantelli zona antenna, piazza Vittorio Veneto, piazza Mercato e piazza Volontari del Sangue”.

Le postazioni saranno messe a disposizione degli operatori che hanno già fatto richiesta e saranno regolate da convenzioni. Un intervento che per il comune sarà completamente gratuito: “Siccome le previsioni vanno verso un incremento dell’elettrico noi ci stiamo preparando”.

Il gruppo di minoranza Cambia Calolzio ha guardato con favore alla proposta chiedendo ulteriori incentivi: “L’introduzione di parcheggi gratuiti e riservati per le auto elettriche e/o ibride-elettriche negli stalli delimitati dalle righe blu presenti in città. Inserire nei bandi di assegnazione delle aree per le ricariche delle auto elettriche anche la possibilità di prevedere delle postazioni per il ‘bike sharing elettrico’ per promuovere anche la mobilità “green” su due ruote. Cambia Calolzio ritiene importante realizzare le infrastrutture per la mobilità elettrica ma questo non può bastare, se non agiamo attraverso delle agevolazioni per chi non inquina”.