Per il Soccorso Alpino “Un inverno tranquillo”

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Gianni Beltrami

15 interventi effettuati dall’inizio dell’anno ad aprile, 18 le persone soccorse delle quali 8 illese, 6 con ferite lievi, 3 con ferite gravi e un decesso (per malore). 95 invece i soccorritori impiegati, 9 gli elicotteri (118 elisoccorso), inutilizzate le unità cinofile sia da valanga che da superficie. Entrando nello specifico, le cause degli incidenti sono state: cadute (5), caduta massi (1), incapacità (2), malore (2), corda doppia (1), ritardo (1), scivolata (1), sfinimento (1), altre (1). Mentre gli incidenti sono capitati durante le seguenti attività: alpinismo (4), arrampicata sportiva (7), escursionismo (1), altro (2).

 

Sono questi i numeri che hanno caratterizzato l’attività del Soccorso Alpino stazione Grigne di Lecco, mentre il totale degli interventi della XIX delegazione Lariana della quale Lecco fa parte ha effettuato in totale 46 interventi: Varese (3), Valsassina/Valvarrone (15), Triangolo Lariano (13), Pavia Oltrepò (2), Grigne (15), Lario Occidentale-Ceresio (5), Dongo (2), Extra XIX Lariana (6). Per un totale di 65 persone soccorse, delle quali 15 illese, 32 con ferite lievi, 6 gravi, 10 decessi e 2 dispersi. Interventi che hanno impegnato in totale 258 soccorritori e 46 elicotteri (45 del 118 e 1 dei Vigili del Fuoco).

“Abbiamo trascorso un inverno tranquillo, senza grossi problemi né interventi di particolare portata – spiega Gianni Beltrami responsabile della XIX delegazione Lariana del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico – Possiamo dire che in parte la gente sta diventando più attenta, ma è altrettanto vero che a determinare gli incidenti sono il più delle volte le situazioni di innevamento e di ghiaccio. Quest’anno la neve è arrivata, ma non è stata così abbondante e il ghiaccio non è stato così insidioso come in passate stagioni, aspetto non da poco in quanto ha facilitato le escurioni alpinistiche”.

Un servizio prezioso quello del Soccorso Alpino attivo 24 ore su 24 che si attiva chiamando il 118. “Attraverso un sistema di cercapersone gli uomini del Soccorso vengono contattati in tempo reale – spiega Beltrami – in 15′ siamo in grado di garantire l’apertura della sede operativa del Bione e in 20′ esatti una squadra è pronta a partire. Queste le tempistiche nei giorni feriali, durante i festivi quando la sede è aperta, i tempi si riducono notevolmente”.

A supporto degli uomini del Soccorso Alpinino della XIX Delegazione Lariana, ci sono 12 automezzi dislocati nelle diverse stazioni, una rete radio dotata di 12 ripetitori che coprono una vasta zona che va dall’Oltrepò pavese fino al Lago Maggiore e un sistema radio per la localizzazione degli operatori. Sistema che permette di individuare gli uomini esattamente nel punto in cui si trovano e quindi di tracciare anche i percorsi che effettuano durante gli interventi. “E’ molto utile soprattutto quando si effettuano delle ricerche, perchè ci permette di monitorare in modo preciso le zone che sono state battute e quelle ancora da battere”, sottolinea Beltrami.

Gli elicotteri invece solitamente sono quelli del 118, che si trovano nella basi di Como, Sondrio, Brescia, Bergamo e Milano dove insieme all’equipe medica “c’è sempre un nostro tecnico – prosegue Beltrami – che turna con l’equipe stessa ed esce per qualsiasi tipo di intervento i cui è richiesto l’elisoccorso quindi anche in caso di indenti stradali, sul lavoro o altro”.

PER ENTRARE a far parte del Soccorso Alpino è necessario avere meno di 40 anni e presentare un curriculum alpinistico in cui devono risultare salite alpinistiche su roccia, ghiaccio e sci alpinistiche.
Presentata la domanda di ammissione con apposita documentazione a fine anno una commissione le valuterà e a quel punto il candidato verrà sottoposto a prove pratiche: arrampicata, movimentazione su tutti i tipi di neve anche con gli sci e movimentazione su ghiaccio.

Superata la prova si viene iscritti all’associazione e nell’arco di un anno si acquisisce la qualifica di Operatore Tecnico (quella base) solo dopo aver frequentato un corso di 15 lezioni che vengono spalmate nell’arco dell’anno.

A questo punto il volontario può proseguite la sua formazione partecipando ai diversi corsi di specializzazione (soccorso in forra, unità cinofile, eccetera) per diventare un Tecnico del Soccorso Alpino, formazione che solitamente richiede dai 3 ai 4 anni di tempo.