Ger, l’inizio di una tradizione

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Potrebbe essere l’inizio di una tradizione. Anzi, vista la tenacia del Gruppo Escursionisti Rancesi (Ger) nel mantenere vive le tradizioni e i diversi impegni che scandiscono il calendario degli appuntamenti annuali, non c’è alcun dubbio che sarà così. Ma di cosa si tratta? L’abbiamo chiesto al presidente Luigi “Gigio” Aondio. “Sulla cima del San Martino il Ger ha posizionato una grande croce – spiega – e abbiamo pensato di illuminarla in occasione del giorno di Pasqua”.

Così il presidente è presto passato dalle idee ai fatti e formata una piccola comitiva composta oltre che da Aondio anche da Marco GoiMassimo Scola e Orietta Aondio (sorella del Pres) è partito alla volta del “crocione”, come sono soliti chiamarlo i soci Ger. Il gruppo ha intrapreso il cammino da Rancio Alto, alle 19.10 di sabato, raggiungendo prima la cappelletta del San Martino risalendo il sentiero numero 52, quindi ha raggiunto la cima percorrendo il sentiero Silvia.

Una volta in vetta il quartetto si è dato subito da fare per allestire il “crocione” con le luminarie che, alle 20.15, sono state puntualmente accese, con il “crocione” ben visibile da tutta Lecco. “Era l’unica croce accesa diquelle che spuntano sulle cime dei nostri monti. Sarebbe bello che questo saluto alla Pasqua diventasse una piccola tradizione per il nostro sodalizio e per tutta Rancio”, ha chiosato il presidente Aondio.

Il gruppetto ha poi fatto rientro nel piccolo rione lecchese percorrendo il sentiero che dalla cima del San Martino passa dalla baita del Falco e si ricongiunge con il n. 52 proveniente dal rifugio Piazza.
E’ chiaro che l’appuntamento con l’illuminazione pasquale del “crocione” è già rinnovato per il prossimo anno.