Giro, chi ha lavorato dietro le quinte

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Loro i ciclisti, sfilano di corsa nella nostra provincia per neppure un’ora e mezza, da Colico a Calolziocorte. Un lampo di celebrità mediatica anche per il territorio, perché il bello del Giro d’Italia è senza dubbio anche questo. Ma dietro a tutto ciò vi sono uomini e donne a supporto della manifestazione per garantirne tranquillità e sicurezza.

Più di duecento i lecchesi ad esserne coinvolti, alcuni volontari ma molti nelle fila del 118, carabinieri, polizia locale, polizia provinciale, polizia di Stato e i vigili del fuoco.

118 Areu. Un’ambulanza e un’automedica hanno seguito i corridori in coda al corteo. Ecco nelle immagini sottostanti gli angeli custodi sanitari pronti a partire per Colico dove hanno preso in carico la carovana fino al confine est della nostra provincia.

Carabinieri. Dislocati nella prima parte del percorso hanno custodito il giro da Mandello a Colico nelle vigilanza delle strade d’accesso al percorso.

Polizia di Stato, Polizia locale di Lecco e provinciale, Guardia di finanza. Disposti lungo il tracciato cittadino, questi uomini hanno garantito vie sgombre nel cuore del capoluogo e traffico il più possibile fluido nelle vie adiacenti al percorso della manifestazione.

Polizia stradale. Motociclette e perfino una prestigiosa Bmw nei punti strategici della circolazione provinciale per garantire il passaggio del giro e la normalità nelle strade non interessate da esso. Nelle immagini vediamo la squadra che ha aperto la strada alla manifestazione, comandata della dirigente della Polstrada Mariella Russo.

Vigili del fuoco. E la luce sia. Loro è stato il compito d’illuminare i 400 metri della galleria Morcate di Perledo usando quattro gruppi elettrogeni e 8 faretti. A sorvegliarli due vigili permanenti del comando provinciale di Lecco e due volontari di Bellano, mentre per impostare l’impianto d’illuminazione estemporanea cèe voluta una decina di uomini, guidati dal caposquadra Nistri. Nelle foto sotto e al lato li vediamo al lavoro in galleria . Assieme a loro alcuni colleghi di una apposita squadra itinerante (del comando di Firenze), che segue il Giro in ogni tappa.