Il Farmacista risponde. Cambio di stagione, stress, vita frenetica? Integriamoci!

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Poiché il nostro benessere dipende dal tipo di aria che respiriamo, dal tipo di acqua che beviamo e dalla qualità del cibo che giornalmente mangiamo, l’uso corretto degli integratori alimentari può rappresentare il punto di partenza per risvegliare in noi la consapevolezza dell’idea di benessere come fondamento di una una vita sana.

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Dottor Cosimo Giglio (Agifar)

Secondo il Ministero della Salute italiano, gli integratori sono “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico”.

In relazione al periodo climatico e al beneficio che si vuole ottenere va individuato l’integratore più adeguato. Il cambio di stagione è ad esempio un momento molto delicato per l’organismo umano e una fase di passaggio critica sia per il sistema immunitario che per il sistema nervoso. Un apporto insufficiente di vitamine, minerali e oligoelementi può indurre delle carenze che si ripercuotono sul metabolismo e sul sistema di difesa, provocando un calo delle prestazioni, stanchezza e maggior vulnerabilità alle infezioni.

Per fronteggiare al meglio l’inverno rigido che ci attende cosa al nostro fisico non deve mai mancare?
La vitamina C rappresenta un elemento fondamentale, è necessaria per la crescita, lo sviluppo e la riparazione dei tessuti corporei. E’ parte attiva in molte funzioni espletate dall’organismo come la formazione del collagene, l’assimilazione del ferro, la protezione del sistema immunitario, la guarigione di ferite e il mantenimento di cartilagine, ossa e denti. E’ uno dei molti antiossidanti che proteggono contro il danno causato dai radicali liberi, dalle sostanze tossiche e dagli agenti inquinanti come il fumo. Recenti studi consigliano un apporto di vitamina C di 500 mg giornalieri.

Tutte le vitamine del gruppo B sono fondamentali per il normale funzionamento del fegato e del sistema nervoso, sono importanti per la trasformazione dei carboidrati in glucosio e per il metabolismo dei lipidi e delle proteine. La carenza di una di esse può provocare spiacevoli disturbi come inappetenza, dolori muscolari, afte, stomatiti, lesioni alle labbra e del cavo orale, irregolarità intestinale. Il magnesio è un minerale essenziale responsabile di molti processi metabolici, tra i quali la produzione di energia, la sintesi delle proteine e degli acidi nucleici (acidi deputati alla conservazione e alla trasmissione delle informazioni biologiche), il mantenimento del tono vascolare, la trasmissione degli impulsi ai muscoli, la stabilità elettrica delle cellule e la trasmissione nervosa.
Inoltre stimola l’assorbimento e il metabolismo di altri minerali quali il calcio, il fosforo, il sodio e il potassio e favorisce l’utilizzazione delle vitamine del complesso B, della vitamina C e della vitamina E.
È d’aiuto durante la crescita ossea ed è necessario per un buon funzionamento dei nervi e dei muscoli, compreso quello cardiaco. Potassio, elemento importante che regola l’eccitabilità neuromuscolare, la ritmicità del cuore, la pressione osmotica, l’equilibrio acido-base e la ritenzione idrica. La debolezza muscolare è un classico sintomo di una carenza di potassio.

Se insieme al cambio di stagione la nostra vita è frenetica e stressante dobbiamo sicuramente aiutarci con sostanze energizzanti e toniche: ricordiamo creatina, l-arginina, beta alanina, taurina. Le loro proprietà sono diverse: maggiore capacità di resistenza a sforzi fisici, favoriscono un recupero più rapido dopo un allenamento, viene stimolato il metabolismo che aiuta a bruciare i grassi, si hanno effetti antiossidanti sulle cellule che costituiscono la pelle e una migliore ossigenazione dei tessuti corporei.

L’incontrovertibile impoverimento micro nutrizionale figlio del nostro tempo, non ci consente di assumere queste sostanze esclusivamente con la dieta, è dunque evidente quanto sia importante una corretta integrazione, che permetta di sostenere l’organismo in carenza endogena, con supporti esogeni specifici ed adeguati.

In quest’ottica l’ integratore va visto come alimento vantaggioso in quanto fonte concentrata e marcatamente ipocalorica di micronutrienti di plurima provenienza, un “nutraceutico”, neologismo sincratico che deriva dalla crasi delle parole nutrizione e farmaceutico, un alimento che fornisce benefici salutistici oltre al contenuto nutrizionale. Una definizione che sembra fare diretto riferimento alle parole di Ippocrate, che scriveva: “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”. Un alimento-farmaco dunque, con le proprietà curative di principi attivi naturali di comprovata e riconosciuta efficacia, e che è da utilizzare “beyond diet, before drug”.

Con un consiglio professionale specializzato possiamo quindi rimetterci in forma e mettere in atto una strategia preventiva che migliori l’efficienza del sistema immunitario avvalendoci di presidi naturali per combattere i malanni di stagione, mettere a freno lo stress ed tenere alto in nostro benessere psico-fisico.

Dott. Cosimo Giglio

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