Nel lecchese il 3%
dei profughi in arrivo

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Il prefetto di Lecco Marco Valentini ha convocato questo pomeriggio i sindaci dei paesi della provincia che ospitano cittadini del Nord e Centro Africa richiedenti asilo in Italia. Dopo un giro di opinioni, generalmente positive, sulla situazione è emerso che la quota degli arrivi stabilita momentaneamente per il lecchese rappresenta il 3% del totale.

Al tavolo organizzato oggi in corso Promessi Sposi hanno partecipato numerosi comuni circa una dozzina ed è stato affrontato anche il tema del possibile allargamento delle sedi individuate per ospitare nuovi profughi. Tra queste la ex Colonia ferroviaria di Ballabio che però – ha specificato la vicesindaco Pinuccia Lombardini – oltre ad essere di proprietà di privati non è abitabile.

Le uniche lamentele giunte dai paesi finora coinvolti nell’operazione accoglienza hanno riguardato la comunicazione degli arrivi dei “famosi” richiedenti asilo: più di un Comune ha affermato di aver saputo di quanto stava avvenendo “a cose fatte”.

Intanto lo scorso 20 giugno la Lombardia ha istituito un “tavolo di emergenza” (ultima regione ad attivarlo tra quelle coinvolte) e anche qui a Lecco vi sarà un tavolo per gestire gli arrivi intorno al quale siederanno ovviamente la Prefettura, Provincia di Lecco, Asl, e i Comuni interessati.

Per il momento vi è una tornata informativa, un censimento, sulle strutture candidate ad accogliere i profughi.