Insulti ai vigili su Facebook, dopo due anni arrivano le pubbliche scuse

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CALOLZIOCORTE – La vicenda, partita nel 2016, si è conclusa in questi giorni con le scuse sul gruppo Facebook “Sei di Calolzio se…” poche righe per fare pubblica ammenda: “Con riferimento alle sgradevoli e maleducate espressioni utilizzate dal sottoscritto nei confronti degli Agenti della Polizia Locale di Calolziocorte, nel post pubblicato attraverso facebook all’interno del gruppo denominato ‘Sei di Calolzio se …..’ il 3.4.2016, porgo agli stessi agenti e al Sindaco di Calolziocorte le mie più sentite scuse”.

I fatti risalgono al 2016 quando, come confermato dal sindaco Cesare Valsecchi, il comune aveva deciso di sporgere querela verso alcuni membri del gruppo Facebook che avevano postato alcune gravi dichiarazioni nei confronti degli agenti della Polizia Locale: “Stiamo parlando di insulti pesanti, in alcuni casi anche volgari e intimidatori, perciò abbiamo deciso di prendere dei provvedimenti. In quel periodo abbiamo assistito a diversi casi, perciò siamo stati costretti ad agire”.

Delle querele sporte alcune sono state archiviate, altre invece sono andate avanti. Per tre casi in particolare la vicenda è proseguita fino ai giorni scorsi quando gli avvocati hanno trovato un accordo tra le parti: “Da parte nostra non c’è nessuna volontà di infierire, perciò, a fronte delle scuse effettuate attraverso il social network, rimetteremo la querela e la vicenda si chiuderà qui”.

Due interessati hanno già fatto pubblica ammenda, a breve sarà pubblicato anche il terzo post: “Capisco che una persona non ci pensi, però bisogna stare attenti a quello che si scrive sui social, ma soprattutto in alcuni casi sono state scritte espressioni davvero pesanti”.

Dello stesso avviso l’assessore alla Polizia Locale Sonia Mazzoleni: “Nel gruppo Facebook ‘Sei di Calolzio se…’ molto spesso leggiamo espressioni poco felici. In questo caso nel mirino c’erano gli agenti della Polizia Locale ma certe espressioni violente e ingiuriose non devono essere scritte a prescindere. Se si ha la necessità di segnalare qualsiasi tipo di situazione ricordo che ci sono i canali preposti. Non si tratta di limitare la libertà di espressione, però bisogna sempre ricordarsi che ci vuole rispetto e la consapevolezza che ciò che si scrive su Facebook può avere conseguenze sia per le persone che scrivono, sia per gli amministratori del gruppo o della pagina stessa”.