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L’Asl di Lecco non demorde e manda a 2600 donne lecchesi una lettera personalizzata per capire e conoscere i motivi della loro non adesione allo screening mammografico.
“L’abbiamo fatto non per forzare l’invito ma per capire il perché della scelta e per dire alla donna che se desidera avere informazioni sullo screening l’Asl è a disposizione per illustrarne le finalità, i suoi benefici, i risultati ed eventualmente fissare un appuntamento per una mammografia in cui la data e l’orario siano concordati, compatibilmente ai numerosi impegni familiari e di lavoro che nella vita quotidiana gravano in modo significativo sulla donna”, spiegano all’Asl di Lecco.
Le missive recapitate alle 2600 donne lecchesi hanno l’obiettivo di sensibilizzare le donne non rispondenti allo screening mammografico. Nelle lettere è stata data la disponibilità a fornire ulteriori informazioni ed eventualmente a programmare una mammografia di screening con appuntamento più consono alle esigenze personali.
“Con questa iniziativa abbiamo voluto avvicinarci alle donne per dialogare con loro e conoscere il motivo della non adesione ai precedenti inviti. Le informazioni raccolte circa i motivi della mancata presenza, saranno utili a migliorare la comunicazione con le donne rendendola più chiara ed efficace, anche attraverso una conoscenza più approfondita della realtà locale spiega la dottoressa Antonina Ilardo, Responsabile degli Screening Oncologici dell’Asl di Lecco – Abbiamo già un ottimo ritorno da questa esperienza. le donne stanno chiamando e dopo una conversazione telefonica con le nostre operatrici dello screening molte decidono di fissare l’appuntamento per la mammografia. Il nostro è un lavoro di squadra, di donne motivate da un’importante obiettivo comune che è quello della prevenzione oncologica” .
L’Asl coglie infine l’occasione per ringraziare le associazioni di volontariato Lilt e Andos che hanno collaborato al progetto e ne hanno resa possibile la realizzazione.
